Il senatore della Lega confonde Battisti con Sofri | VIDEO

Nell’ambito delle dichiarazioni di voto al Senato sul decreto anticorruzione (che si sono svolte lo scorso 13 dicembre), la perla del giorno la regala un senatore lucano della Lega, Pasquale Pepe. Prende la parola in qualità di capogruppo ed esprime il suo punto di vista – e quello del partito – sul tema del giorno. Non senza una premessa nei confronti del Partito Democratico che, stando alle parole del senatore, è giustizialista e garantista a suo uso e consumo. Anche, ad esempio, sul «caso di  Sofri».

Sofri confuso con Battisti dal senatore della Lega

Qualcosa non torna. Perché l’ex leader di Lotta Continua viene chiamato in causa all’improvviso, dopo mesi (anzi, anni) di silenzio sulla sua vicenda? L’errore si comprende poco dopo, quando il senatore Pepe spera che «il presidente Bolsonaro – da poco eletto in Brasile (ndr) – assicuri Sofri alle patrie galere per i crimini orrendi che ha commesso».

Dunque, il senatore Pepe, in realtà, si riferiva a Cesare Battisti, il terrorista rosso che si trova in Brasile e che, da qualche ora, risulta essere non reperibile. Cesare Battisti, infatti, ha sempre ottenuto la protezione del governo brasiliano, che ha negato fino a questo momento la sua estradizione in Italia. Clima che è cambiato da quando, appunto, Jair Bolsonaro – leader dell’estrema destra nel Paese – è diventato il presidente del Brasile.

Sofri come Battisti, l’approssimazione di un confronto sfociata in gaffe

La gaffe è stata messa in evidenza dalla pagina online del quotidiano Il Dubbio, diretto da Pietro Sansonetti e, nelle ultime ore, è diventata virale sui social network. Il senatore Pepe ha confuso due vicende profondamente (e storicamente) diverse che soltanto nell’approssimazione che contraddistingue l’attuale classe dirigente e, soprattutto, alcuni ambienti del governo Lega-M5S possono essere trattate allo stesso modo.

Adriano Sofri, in questo momento, si trova a Pisa. Non è più in carcere dal 2012 (decorrenza della pena, ridotta a 15 anni dai 22 iniziali). Leader di Lotta Continua, era stato considerato il mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, padre dell’attuale direttore del quotidiano La Repubblica. Sofri si è sempre assunto la corresponsabilità morale dell’omicidio, ma ha sempre rifiutato l’accusa penale. Il suo processo ha subito diversi passaggi a vuoto, a causa di alcune zone d’ombra, ed è stato senz’altro una delle vicende giudiziarie più controverse in Italia. Nel frattempo, Sofri ha scritto libri e articoli anche per il quotidiano La Repubblica.

Cesare Battisti, invece, è stato condannato all’ergastolo per quattro omicidi, di cui due commessi materialmente. Inoltre, è evaso dal carcere per trovare rifugio in Brasile, dove – con ogni probabilità – si trova anche in queste ore. Non può esserci che un lapsus all’origine della gaffe del senatore Pepe. Anche se piuttosto grave per un rappresentante dei cittadini che sta tenendo un discorso pubblico in senato.

FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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