Il cortocircuito del sindaco di Nardò che vuole chiudere l’Anpi di Lecce

11/02/2020 di Redazione

Il sindaco di Nardò si chiama Pippi Mellone e, in passato, è stato vicino anche ad ambienti dell’estrema destra. Tuttavia, non ha mai fatto mistero di sostenere con forza l’azione di Michele Emiliano da presidente della Regione a capo di una coalizione di centro-sinistra. Eppure, all’indomani della Giornata del Ricordo – quella in cui si commemorano i martiri delle Foibe -, il primo cittadino del centro in provincia di Lecce ha deciso di scrivere un post in cui non si limita a ricordare l’avvenimento storico ma, anzi, quest’ultimo viene utilizzato come pretesti per attaccare la sezione dell’Anpi di Lecce.

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Sindaco Nardò vuole chiudere l’Anpi di Lecce

L’Anpi è l’associazione nazionale partigiani, molto radicata sul territorio. Le sue sezioni si trovano in ogni provincia italiana e sono molto attive nell’organizzazione di eventi legati alla resistenza. Le sezioni dell’Anpi contribuiscono a conservare la memoria  della storia italiana relativa alla seconda guerra mondiale. Molto spesso ha fatto sentire la propria voce anche quando il negazionismo era tornato a emergere nel dibattito nazionale. Ed ecco l’effetto che ha provocato il sindaco di Nardò con le sue dichiarazioni: ancora una volta l’Anpi viene chiamata in causa come in un derby, in opposizione alla storia relativa alle Foibe. Senza contare, invece, che si tratta di due facce della stessa medaglia.

«Oggi, 10 febbraio, la comunità di Nardò rende onore ai martiri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata – ha scritto il sindaco di Nardò su Facebook -. Chi, ancora oggi, rifiuta di riconoscere le dimensioni di questa tragedia e reclama l’oblio per Norma Cossetto e tante altre vittime dei comunisti titini deve solo vergognarsi. Mi riferisco, in particolare, all’anonima Anpi Lecce, una sigla dietro la quale si nascondono uomini e donne fuori dal tempo e dalla civiltà. L’Anpi Lecce dev’essere chiusa al più presto, perché rappresenta un pericolo per la democrazia».

La protesta contro il sindaco Nardò e contro Michele Emiliano

Dopo le parole del sindaco di Nardò, la sinistra pugliese ha chiesto spiegazioni non soltanto alla stessa istituzione locale, ma anche al presidente della regione Michele Emiliano, che in passato ha avuto contatti molto fitti con lo stesso Pippi Mellone. Quest’anno sono in programma le elezioni regionali in Puglia, che già si annunciano complesse per il centro-sinistra con Italia Viva che ha deciso di correre da sola e non in appoggio al governatore uscente. Perdere l’appoggio anche da parte dell’ala sinistra della coalizione potrebbe essere estremamente complesso per l’esponente del Partito Democratico.

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