Il sindaco di CasaPound nega il patrocinio del comune di Todi per la festa del 25 aprile

22/04/2018 di Redazione

Un mese fa, l’Anpi è partita con la documentazione di preparazione per la ricorrenza del 25 aprile a Todi, in Umbria. Ha seguito l’iter per ottenere il patrocinio del comune per la manifestazione nel giorno della Festa della Liberazione. Ma, alla fine, si è vista opporre un «no» che non ammette repliche dalla giunta guidata da Antonino Ruggiano, sindaco di CasaPound.

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Sindaco CasaPound 25 aprile, il patrocinio negato

Quest’ultimo ha affermato di aver negato il patrocinio alla manifestazione del 25 aprile perché il comune non promuove «eventi di parte». Una festa nazionale, quindi, nell’ottica della giunta comunale di Todi, sarebbe una celebrazione che riguarda esclusivamente un certo gruppo politico.

«Troviamo questo fatto a dir poco grave, un attacco alla storia e alla memoria di questo Paese, un oltraggio alla Costituzione – ha affermato l’Anpi in una nota -. Alla Giunta rispondiamo che sì, certo, siamo di parte, siamo partigiani, siamo e saremo sempre dalla parte dell’antifascismo ma si può celebrare il 25 aprile stando da un’altra parte? Vorremmo ricordare che le Istituzioni devono essere pienamente antifasciste come chiesto dalla Costituzione italiana, una celebrazione istituzionale non può che essere pertanto antifascista anch’essa».

Antonino Ruggiano afferma che il comune farà manifestazioni ufficiali

Dunque, il comune ha negato il logo all’evento organizzato dall’associazione nazionale dei partigiani, un fatto che non si era mai verificato nel comune umbro, un tempo roccaforte rossa. «Il 25 aprile è una festa per tutti gli italiani e la sento anche mia, quindi ritengo giusto che la faccia il Comune e non mi pare logico che sia l’Anpi a farla e a invitare il Comune a partecipare – ha affermato Antonino Ruggiano -. Ognuno poi è libero di fare le manifestazioni collaterali che ritiene opportune».

Il comune di Todi, anche in presenza di celebrazioni ufficiali (di cui, però, al momento non c’è notizia se non nelle dichiarazioni del sindaco), avrebbe comunque potuto concedere il patrocinio della manifestazione. Anche perché l’Anpi aveva invitato i rappresentanti della giunta a condividere un piano comune per la celebrazione. Il rifiuto di qualsiasi tipo di dialogo, anche in questa circostanza, sa davvero di scelta di parte. Incomprensibile.

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