Maturità 2019, il Miur pubblica la simulazione d’italiano: nella prima traccia c’è Patria di Pascoli

Dobbiamo abituarci al sovranismo scolastico. Anche se, ovviamente, l’interpretazione della poesia di Giovanni Pascoli scelta come una delle sette tracce per la simulazione del tema d’italiano all’esame di maturità 2019 è molto più profonda e non può essere derubricata con leggerezza a mera propaganda del clima politico attuale. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, in ogni caso, ha pubblicato sul sito istituzionale del Miur le simulazioni della prima prova del rinnovato esame di Stato. Per la gioia degli studenti del quinto anno che, adesso, potranno avere una idea molto più chiara di quanto accadrà loro nel mese di giugno, quando affronteranno uno degli esami più caratteristici della propria formazione.

Simulazione italiano, la prima traccia con Pascoli e la poesia Patria

Non sorprende, quindi, che la prima traccia d’italiano – di sette previste, divise in tre tipologie di analisi testuale – contenga un riferimento al concetto di patria. La poesia di Giovanni Pascoli con questo titolo, dedicata al suo luogo natìo (San Mauro di Romagna), è stata inserita come prima traccia della tipologia A, quella di analisi letteraria.

Sogno d’un dí d’estate./Quanto scampanellare tremulo di cicale! Stridule pel filare moveva il maestrale le foglie accartocciate./Scendea tra gli olmi il sole in fascie polverose:/erano in ciel due sole nuvole, tenui, róse:/due bianche spennellate in tutto il ciel turchino./ Siepi di melograno, fratte di tamerice,/il palpito lontano d’una trebbïatrice, l’angelus argentino…/dov’ero? Le campane/mi dissero dov’ero, piangendo, mentre un cane latrava al forestiero,/che andava a capo chino.

Ovviamente, non si tratta di un componimento sovranista allo stato puro, anche se l’accenno alla patria fa sorridere. Pascoli, nel testo, segnala il senso di straniamento che si può superare soltanto tornando con la memoria ai luoghi della propria nascita, nel perfetto spirito della teoria del fanciullino. La prima impressione è che le prove si basino su autori che vengono inglobati nei programmi ministeriali di letteratura italiana, a differenza di quanto avvenuto negli ultimi anni.

Simulazione italiano, le altre tracce

Il secondo testo della tipologia A parte da un brano de La Storia di Elsa Morante, mentre la tipologia B – quella sul testo argomentativo – contiene una traccia sulla riflessione a proposito dello studio della storia (partendo dal testo di Claudio Pavone, uno storico che ha vissuto in prima persona la resistenza), una traccia su una riflessione sui diritti umani (c’è anche un accenno alla violazione di questi diritti in “recentissimi fatti di cronaca” non meglio specificati), una traccia sulla tecnologia e la globalizzazione. La terza tipologia, infine, riguarda le tematiche d’attualità: una riflessione sulla felicità partendo da un brano dello Zibaldone di Giacomo Leopardi e sulla fragilità, avendo come spunto un brano dello psichiatra Vittorino Andreoli.

Cresce l’attesa, intanto, per la data del 28 febbraio, quando usciranno i quesiti della seconda prova, la vera novità di quest’anno, visto che unirà alle classiche tracce delle materie di indirizzo dei singoli istituti le domande della terza prova abolita dalla riforma dell’esame di maturità. Sarà la vera e propria prova del nove per i maturandi.

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