Lo sfogo di Di Maio contro Tria, sui soldi per il reddito di cittadinanza

19/09/2018 di Redazione

Oramai è duello aperto tra Luigi Di Maio e Giovanni Tria. Lo scontro tra il vicepremier e il ministro dell’Economia nei giorni in cui il governo prova a trovare un’intesa sulla legge di Bilancio non accenna a placarsi per le divergenze sul livello del deficit e soprattutto sull’attuazione del reddito di cittadinanza, la principale proposta elettorale del Movimento 5 Stelle. Il titolare del dicastero di via XX Settembre vorrebbe mantenere il rapporto deficit/pil sotto controllo all’1,6% mentre il capo politico M5S vorrebbe vederlo salire fino al 2,5%. L’obiettivo di Tria verrebbe raggiunto anche con un allontanamento del reddito di cittadinanza. Stando a quanto ricostruisce oggi il Corriere della Sera (articolo di Emanuele Buzzi) nell’ultimo vertice, lunedì scorso, il ministro avrebbe dato il suo assenso a rifinanziare il reddito di inclusione voluto dai governi di centrosinistra aumentando il budget di un miliardo di euro, generando il forte disappunto di Di Maio. Dopo la proposta sul Rei, il braccio di ferro è continuato come prima.

Lo sfogo di Di Maio contro Tria: «Ci dà solo un miliardo in più»

Il quotidiano La Stampa (articolo di Federico Capurso, Amedeo La Mattina e Ilario Lombardo) parla di uno sfogo del leader M5S a cena con i suoi fedelissimi lunedì sera dopo la discussione a Palazzo Chigi durata tre ore. «Un miliardo, ha detto che ci dava solo un miliardo in più rispetto al reddito di inclusione», avrebbe detto il ministro di Sviluppo Economico e Lavoro a ministri e sottosegretari pentastellati. Nel Movimento, tra i parlamentari, circolerebbe addirittura l’ipotesi di un documento con raccolta firme da inviare a governo e Mef.

«Un ministro serio i soldi li può trovare»

Un disappunto confermato dalle parole di Di Maio pronunciate ieri pomeriggio: «Nessuno ha chiesto le dimissioni del ministro Tria, ma pretendo che il ministro dell’Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo Stato non li può più lasciare soli e un ministro serio i soldi li può trovare».

(Foto da archivio Ansa: il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, il premier Giuseppe Conte e il ministro Giovanni Tria durante la discussione e la votazione di fiducia al Governo Conte alla Camera dei Deputati il 6 giugno. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

Share this article