È morto Sergio Scarpellini, l’immobiliarista romano in affari con i palazzi del potere

20/11/2018 di Enzo Boldi

È morto all’età di 81 anni Sergio Scarpellini, re degli immobiliaristi romani e accusato di corruzione nell’abito del processo che lo vedeva coinvolto insieme all’ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra. La sua posizione venne stralciata a causa dell’incapacità di stare a giudizio per colpa della lunga e grave malattia contro cui stava combattendo da diversi anni. Nel suo passato anche lo scandalo dei cosiddetti «affitti d’oro» e degli affari con i palazzi del potere italiani.

A dare la notizia della morte di Sergio Scarpellini è stato Enzo Musco, l’avvocato che lo ha difeso nel corso del processo per corruzione nell’ambito delle indagini che hanno coinvolto anche Raffaele Marra. L’81enne è morto nella propria abitazione, dopo esser stato a lungo ricoverato all’ospedale Regina Elena di Roma. Proprio per la sua grave malattia, nel gennaio scorso la sua posizione in quel processo era stata stralciata. Scarpellini era accusato di aver pagato parte di due immobili a Marra per assicurarsene i favori tra il 2009 e il 2013.

Dal processo per corruzione con Marra agli affitti d’oro

Nel passato del potente immobiliarista romano, anche lo scandalo dei cosiddetti «affitti d’oro». Nel 2013 fu travolto da uno scandalo sulle locazioni, facendo affari con il Campidoglio, Palazzo Madama e Montecitorio. Sergio Scarpellini affittava, attraverso la sua società Milano 90, immobili a prezzi considerati esorbitanti, incassando in 15 anni oltre 600 milioni di euro da Camera e Senato, mentre ogni anno il Comune di Roma versava nelle casse della sua azienda 15 milioni di euro.

La famiglia di Sergio Scarpellini ora chiede silenzio

«La famiglia Scarpellini chiede che, almeno di fronte alla morte, gli organi d’informazione concedano al loro congiunto quel riserbo e quel rispetto della verità che gli sono stati negati da vivo», si legge in una nota pubblicata e diffusa alla stampa dai familiari dell’immobiliarista romano.

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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