La tuta di Serena Williams è troppo sexy per il campo: la copre da capo a piedi

Serena Williams è il simbolo di una superdonna: è bella, forte, capace, madre, in carriera e simbolo di positività. Cosi è per il pubblico, ma per il mondo in cui lavora, è troppo sexy. O almeno, lo sono i suoi outfit sul campo. La sua tuta, il “catsuit” tanto amato dai suoi fan, è stato giudicato eccessivo, ed è stato vietato nelle prossime competizioni tennistiche.

Serena Williams troppo sexy per il campo, la tuta incriminata

Dicendo che il presidente dei French Open ha vietato il completo indossato da Serena Williams, probabilmente l’immagine che appare in testa è una gonna molto corta, un intimo troppo sensuale e poco sportivo che si intravede, o una scollatura troppo profonda. Di certo, non una tuta nera che copre dalle caviglie fino al collo. Eppure, la tennista si è presentata così per celebrare il suo ritorno in campo dopo aver dato alla luce suo figlio, non senza complicazioni. Un completo che lei stessa ha detto essere comodo e confortevole, perché l’aveva aiutata ad affrontare il problema dei coaguli di sangue che avevano reso il parto complicato. Tanto che l’aveva dedicato a tutte le neo-mamme, dicendo di essersi sentita un supereroe mentre giocava al Roland Garros, più precisamente una «regina del Wakanda» facendo un chiaro riferimento al film Black Panther.

Serena Williams troppo sexy per il campo, «siamo andati troppo oltre»

«Credo che siamo andati troppo oltre, quell’abbigliamento non sarà più accettato dal prossimo anno»: è l’opinione espressa dal presidente della Federazione Tennis Francese Bernard Giudicelli alla rivista “Tennis”, secondo cui è Serena doveva «rispettare il gioco e il posto». Cosa ci sia di così scandaloso in un “catsuit“, non è proprio chiaro. Vero è che nel mondo dello sport le regole sull’abbigliamento sono molto strette, ma l’unica cosa stretta in questo caso è la giustificazione. Giudicelli non ha rivelato quali saranno le prossime normative, ma ha dichiarato che non saranno restrittive come a Wimbledon, dove i tennisti sono obbligati a indossare indumenti totalmente bianchi. Ha anche detto che la maggior parte delle uniformi per il 2019 sono già state pianificate e verrano presto rese note al pubblico. Sicuramente, non ci sarà la tuta di Serena Williams.

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Serena Williams troppo sexy per il campo, lo scandalo è la sessualizzazione

Il problema, come emerso anche da molti articoli d’opinione della stampa estera, non è tanto il divieto in sé: se fatto per motivi di decoro e salute, ben venga. La questione diventa spinosa nel momento in cui ad essere presi di mira sono i corpi delle donne, sopratutto di colore. Una gonna svolazzante non è meno sensuale di un pantalone attillato, ma evidentemente la differenza la fa il colore della pelle più o meno mostrata. Lei però l’ha presa da vera campionessa sportiva. «Ci siamo parlati, abbiamo un ottimo rapporto! ha commentato alla stampa, aggiungendo che «è tutto a posto». Serena Williams si è sempre distinta per la classe con cui ha risposto ai numerosi attacchi sul suo corpo, sulla sua femminilità o sulla sua origine. È stata spesso anche oggetto di sessualizzazione gratuita, uno su tutti il commentatore radiofonico americano Sid Rosenberg che descrivendo lei e la sorella Venus disse: «Non riesco nemmeno a vederli giocare più. Lo trovo disgustoso. Sono troppo muscolosi. Sono ragazzi». O ancora, nel 2004 un giornalista le chiese se si sentisse intimidita dalla «bellezza da super modella» della sua avversaria Maria Sharapova. Una doppia offesa in una sola frase.

(crédits immagine di copertina : © Ray Tang via ZUMA Press)

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