Cassazione smentisce Salvini: il decreto sicurezza non è retroattivo sui permessi umanitari

In un momento in cui Matteo Salvini sembra in stato di grazia, l’unico colpo gli viene sferrato dalla prima sezione civile della Cassazione. Nella sentenza sui permessi umanitari bloccati dal decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno e diventato legge nelle scorse settimane, la Suprema Corte ha stabilito la non retroattività. Pertanto, anche se attualmente – con il nuovo status – la prassi della protezione umanitaria è stata abolita, i migranti che ne hanno beneficiato prima dell’entrata in vigore della legge continueranno a goderne.

Sentenza Cassazione: non è retroattivo il blocco del permesso umanitario

Una decisione che, da un lato, tutela un diritto acquisito, ma che dall’altro rischia di essere una beffa per tutti i migranti, che sono in regime di protezione umanitaria ma che sono stati allo stesso modo allonatanti dai CARA (si pensi ai casi di Castelnuovo di Porto o, recentemente, di quello di Mineo).

La sentenza, emessa nella giornata di oggi, 19 febbraio, recita:

«La normativa introdotta con il dl n.113 del 2018, convertito nella legge n.132 del 2018, nella parte in cui ha modificato la preesistente disciplina del permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituendola con la previsione di casi speciali di permessi di soggiorno – e’ il principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte – non trova applicazione in relazione alle domande di riconoscimento di un permesso di soggiorno per motivi umanitari proposte prima dell’entrata in vigore della nuova legge, le quali saranno pertanto scrutinate sulla base della normativa esistente al momento della loro presentazione».

Sentenza Cassazione, cosa succede ora

Chi beneficia della protezione umanitaria, può ottenere il permesso di soggiorno per due anni. Alla scadenza, tuttavia, di questo periodo, questo status non può essere rinnovato, proprio in virtù dell’entrata in vigore delle nuove leggi. Tuttavia, per chi ha acquisito lo status di protezione umanitaria qualche mese prima dell’entrata in vigore del decreto sicurezza, c’è la possibilità di avere un periodo di respiro prima di affrontare nuovamente la questione della scadenza del permesso di soggiorno in Italia. Attualmente, le persone sottoposte a quella che ormai è l’ex protezione umanitaria possono beneficiare di un permesso di soggiorno straordinario.

Differenze tra protezione umanitaria, diritto d’asilo e protezione sussidiaria

La protezione umanitaria era una terza forma di tutela oltre al diritto d’asilo e alla protezione sussidiaria: veniva concessa, prima dell’entrata in vigore del decreto Salvini, quando non sussistevano i requisiti per l’asilo politico né tantomeno quelli per la protezione sussidiaria (in breve, la provenienza da un Paese dove erano in atto persecuzioni, guerre e ogni forma di restrizione della libertà personale per motivazioni non legate all’esercizio della giustizia).

 

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