Sea Watch 3, l’Olanda risponde all’Italia: «Nessun obbligo di accogliere i migranti»

Dopo essere entrata ieri in acque territoriali italiane, la Sea Watch 3 ha tentato oggi di entrare nel porto di Lampedusa dopo essere rimasta in stallo nelle vicinanze per molte ore ora ferma ad un miglio dopo all’ordine ricevuto dalla Guardia di Finanza che ha intimato di spegnere i motori. Una decisione «inaudita» ha commento il premier italiano Giuseppe Conte, mentre dal ministro olandese arriva un freno: «Non prenderemo anche i migranti»

Sea Watch 3, l’Olanda risponde all’Italia: «Nessun obbligo di accogliere i migranti»

Il governo olandese era stato tirato in ballo da Matteo Salvini poichè la Sea Watch batte la bandiera dei Paesi Bassi. «Non può fare finta di niente» aveva dichiarato il ministro dell’Interno dopo che la comandante Carola Rackete era entrata in acque territoriali italiane avvicinandosi a Lampedusa. La risposta di Ankie Broekers-Knol, ministro olandese delle migrazioni, è operò di tutt’altro stampo. «Come il governo olandese ha affermato da tempo, comprendiamo le preoccupazioni dell’Italia e riconosciamo i suoi sforzi nel frenare la migrazione incontrollata verso l’Ue ha dichiarato evidenziando anche che che «il governo condivide le preoccupazioni riguardo alle azioni della Sea-Watch 3». Condivisione che però si ferma lì, perché questo «non significa che prenderemo anche i migranti» ha dichiarato.

L’Unione Europea: «Italia trovi una soluzione rapida, il piano di ricollocazione dopo lo sbarco»

Intanto l’Europa osserva la vicenda chiedendo all’Italia di trovare «una soluzione rapida», invitando il governo a non dare seguito alla minaccia di Matteo Salvini di non iscrivere nella banca dati europea i migranti a bordo della Sea Watch, altrimenti incorrerebbe in una procedura di infrazione. L’Unione Europea ha però rassicurato che «una soluzione per ricollocare i migranti a bordo della nave, sarà possibile solo dopo che saranno sbarcati».

(Credits immagine di copertina: ANSA/TWITTER/SEA WATCH

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