Sea Watch, l’appello della dottoressa a bordo: “Vi parlo come essere umano, non come medico”

«Per favore, non sto parlando da medico ma da essere umano. Aiutateci a trovare un porto sicuro». A parlare è Verena, giovane medico a bordo della Sea Watch 3, la nave della ong che da oltre una settimana si trova al limite delle acque territoriali con decine di migranti a bordo.

Sono in tutto 43 i migranti a bordo della Sea Watch, tutti bisognosi di cure mediche. Il mare è calmo, come spiega Verena nel suo video-messaggio, ma il caldo inizia a farsi sentire e a bordo non sono in grado di contrastare i problemi di disidratazione cui stanno andando incontro alcuni migranti. «Inoltre abbiamo molti pazienti con dolori incontrollabili a causa delle torture e non possiamo gestire la situazione ancora a lungo».

La risposta del governo giallo-verde alla Sea Watch: “Attendiamo risposta dall’Olanda”

Ma il governo giallo-verde sembra sordo alle richieste d’aiuto che provengono dalla nave. Poche ore dopo la pubblicazione del video il premier Conte, a margine del Consiglio Ue, ha confermato ai giornalisti di aver preso contatti con l’Olanda per “sensibilizzare” i  suoi politici sul tema Sea Watch 3. La nave in questione batte infatti bandiera olandese e gli alleati dell’esecutivo premono affinché sia il governo di Amsterdam a preoccuparsi di accogliere i migranti a bordo. La mossa del capo dell’esecutivo arriva a poche ore dalla lettera fattagli recapitare da Matteo Salvini affinché si cercasse di giungere a una soluzione in questo senso. «Adesso aspettiamo una risposta», ha concluso Conte. Nel frattempo i 43 migranti a bordo della nave della ong attendono. Da nove giorni.

“«Si trovano in uno spazio ristretto e non possiamo prevedere come potranno reagire allo stress, che sta aumentando con il passare dei giorni», avverte Verena. Che spiega come molti dei migranti a bordo abbiano vissuto traumi e torture a abbiano quindi bisogno di supporto psicologico.

Nel frattempo continuano gli sbarchi a Lampedusa: oltre 100 i migranti arrivati nella notte

Il pugno di ferro di Salvini e del governo giallo-verde sul caso Sea Watch non basta comunque a fermare gli sbarchi. Nella notte sono giunte 100 persone a Lampedusa. Un primo gruppo di 81 migranti è approdato con un gommone lasciato in mare da un peschereccio, che è stato intercettato e sequestrato dalla Guardia di finanza. Poco dopo sono stati registrati altri due mini sbarchi di 12 e 7 persone.

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