Se sulla Rai va in onda l’apologia del fascismo: l’ira dell’Anpi

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L'Anpi chiede chiarimenti e definisce il servizio "vergognoso e "lesivo della costituzione repubblicana"

Non si placano le polemiche dopo il discusso servizio del Tg Rai emiliano sulle celebrazioni, tenute a Predappio, sul 74esimo anniversario della morte di Benito Mussolini. Circa centoventi secondi di servizio con interviste a reduci e nostalgici sui “bei tempi che furono”, dove il nome Mussolini viene associato a quella di statista e il tono prevalente è quello del ricordo commosso. Un taglio giornalistico insomma, che si confà più a un padre della Patria, che a un dittatore e a un regime criminale; un’evidenza notata immediatamente da molti.



L’Anpi: due lunghi minuti di oltraggio all’Italia

E dopo le polemiche politiche, arriva la dure (e comprensibile) reazione dell‘Anpi: « Il servizio del tgr rai  dell’emilia-romagna sulla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio è vergognoso e gravemente lesivo del dettato antifascista della costituzione repubblicana. Sono stati ripresi atti e parole di difesa pubblica del fascismo, di riverenza e di fedeltà ad un criminale, saluti romani: due lunghi minuti di oltraggio all’italia» chiariscono dall’associazione partigiani aggiungendo, in una nota «Tutto questo non può essere tollerato. E non bastano l’indignazione, lo sconcerto, le dissociazioni, occorrono gesti concreti». I partigiani chiedono alla Rai chiarimenti immediati precisando che il servizio di ieri è stato «profondamente offensivo del sentimento antifascista delle cittadine e dei cittadini, della lotta partigiana -fondativa del nostro sistema democratico- delle tantissime vittime del regime sanguinario fascista e della costituzione».



Una reazione speculare a quella di Liberi e Uguali che attacca la rai emiliana con una dichiarazione di Federico Fornaro, componente della Commissione di Vigilanza Rai che definisce il servizio su Predappio: «L’esatto contrario della missione della Rai di servizio pubblico» e aggiunge «Bene dunque che l’amministratore delegato salini abbia avviato una indagine interna, a condizione, però, che porti rapidamente all’individuazione dei responsabili della messa in onda e ai conseguenti provvedimenti. Vigileremo in commissione affinchè non cada il silenzio su questa vicenda».