“Se non condividi morirò in canile” – Senza informazioni non serve a nulla

L'amore per gli animali (ma anche per le persone nel caso, per esempio, di bambini) può spingere in buona fede a compiere azioni che però non hanno alcuna utilità. A cura della redazione di "Adotta anche tu un analfabeta funzionale"

30/08/2020 di Analfabeti Funzionali

“Questo bambino è gravemente malato. Scrivi AMEN e condividi”. Quante volte avete visto un post di questo tipo scorrere nella vostra home? Talvolta, pur essendo animati da nobili propositi, rischiamo di commettere azioni che di fatto non hanno alcun senso. Nel caso della religione, per un credente un senso potrebbe avercelo, praticando di fatto una preghiera in forma moderna. Non è comunque nostra intenzione discutere su questioni di fede anche perché, nel caso del post di cui vi stiamo per parlare, non sembra proprio sussistere alcun motivo razionale per assecondarne la richiesta. Insomma, condividerlo fa di noi dei perfetti AF.

“Se non condividi, morirò in un canile”

Quali informazioni abbiamo su questo adorabile cagnolino dal nome “Ultimo”? Ammesso che si chiami davvero così? Dove è stata scattata la foto? In che città? In quale presunto canile?

Il post non lo specifica. Che senso ha condividerlo? Come è possibile pensare di salvare un cane condividendolo a Bolzano quando magari il cane si trova a Bari? Sui social vediamo spesso scorrere degli appelli di adozione nei quali, però, vengono anche fornite tutte le informazioni necessarie. In quel caso la condivisione può invece essere utile e il mezzo social può rivelarsi efficace nel conseguire l’obiettivo.

Condividere questo post, invece, non ha alcuna utilità e non salverà salverà alcun cane.

Abbiamo fatto delle ricerche con Google Immagini, e ovunque questa foto sia stata postata non abbiamo trovato alcuna indicazione utile per risalire al cagnolino.

Potrebbe anche darsi che questa foto, in origine,  contenesse davvero le informazioni necessarie, magari nella descrizione del post, ma che qualcuno poi abbia pensato di ripubblicare solo la foto dimenticandosi di allegare tutte le info.

“Condividere non costa nulla”, dicono. Ok, non costerà nulla, ma non serve nemmeno a nulla.

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