Scontro Cina-Usa: scattano i nuovi dazi, Trump non è disposto a cedere

Dopo pochi mesi di tregua riprende il braccio di ferro tra Washington e Pechino. Donald Trump ha concretizzato la minaccia fatta il giorno dell’arrivo della delegazione cinese, rendendo operativi nuovi dazi dalle 6 di questa mattina. Nella giornata odierna  ci sarà un nuovo incontro tra il negoziatore cinese Liu He e il delegato americano al Commercio Robert Lighthizer e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin.

Scontro Cina-Usa: scattano i nuovi dazi, Trump non è disposto a cedere

Pare che tra Liu He, Robert Lighthizer e Steven Mnuchin ci sia stato un colloquio lungo 90 minuti, che però non ha sedato le tensioni. La mattina infatti Donald Trump ha attivato i nuovi dazi: da oggi i prodotti cinesi che partiranno via mare verso il mercato americano verranno tassati non più al 10% ma al 25%. Il fattore del trasporto è importante: i nuovi dazi non si applicano  infatti a quelle merci che hanno già lasciato aeroporti e porti prima della mezzanotte. Significa che è ancora aperta la possibilità di una modifica dei dazi prima che le merci arrivino a destinazione. Ora come ora i dazi colpiscono 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi, e se non si giungerà ad un nuovo accordo definitivo, la tassazione del 25% verrà applicata anche ad altri prodotti il cui valore ammonta a 325 miliardi di dollari.

Ed è proprio nella direzione di voler cancellare il nuovo incremento che si pone la lettera scritta da Xi Jinping e portata a Donald Trump dal negoziatore cinese Liu He. In essa il presidente cinese si augura di continuare le trattative e gli incontri per porre fine alla guerra commerciale e giungere ad un accordo che soddisfi entrambe le parti. Il presidente Usa ha detto che si è trattato di «una bella lettera» ma continua a ribadire che sono stati proprio i cinesi a venir meno alla parola data.

Che cosa è successo tra Cina e Usa per arrivare alla nuova ondata di dazi

Dopo le prime ondate di dazi, sembra che ci fosse un accordo chiaro sul tavolo, pronto ad essere firmato proprio lo scorso venerdì. Accordo però che è stato ribaltato, secondo le foto i americane, dal governo di Pechino che avrebbe cancellato i suoi impegni volti alla modifica della legislazione che avrebbero permesso la pace commerciale. In particolare, sarebbero stati “traditi” gli impegni negoziati nei 10 round di colloqui, sopratutto quelli che promettevano la fine dei sussidi statali alle imprese cinesi, le pari condizioni di investimento e la parole fine su furto di proprietà intellettuale e sottrazione di tecnologia. Impegni però che non sono stati del tutto cancellati: il negoziatore cinese avrebbe comunicato ai delegati americani che si sarebbe mantenuta la parola data ma solo con provvedimenti amministrativi e regolamenti attuativi. Un cambio di strategia che ha portato Trump ad annunciare su Twitter i nuovi dazi.

(credits immagine di copertina:   © Douglas Christian/ZUMA Wire)

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