Lo sciopero dei benzinai autostradali del 12, 13 e 14 maggio

07/05/2020 di Enzo Boldi

Gli impianti di rifornimento carburante sulle autostrade italiane rimarranno chiusi dalle 22 del 12 maggio fino alla stessa ora del 14 maggio. Lo sciopero benzinai è stato proclamato dalle sigle sindacali Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio che hanno lamentato una diminuzione delle loro vendite, nei mesi di marzo e aprile, del 92% rispetto ai mesi precedenti. Questo, infatti, è stato l’effetto del lockdown, con i cittadini che hanno visti i loro spostamenti limitati e con le autostrade rimaste semi deserte per quasi 60 giorni.

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«Con una attività che per il suo carattere essenziale non ha potuto chiudere – si legge nella nota diffusa dai sindacati di categoria – ed a cui non è stato neanche consentito di ridurre orari ed applicare turnazioni per contenere i costi e utilizzare almeno la cassa integrazione, le imprese di gestione, in particolare in autostrada, hanno continuato a garantire il servizio 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, malgrado oltre 2 mesi di vendite letteralmente crollate in media del 92%».

Sciopero benzinai autostradali dalle 22 del 12 maggio (per 48 ore)

I sindacati che hanno annunciato la conferma dello sciopero benzinai autostradali hanno sottolineato come il loro lavoro non si sia mai interrotto in questo periodo di crisi sanitaria, ma che le misure prese dal governo per contenere la circolazione del virus, ha impedito a molti cittadini di spostarsi utilizzando la rete autostradale, rendendo inevitabile un mancato introito per gli impianti di rifornimento. Ma senza possibilità di chiedere la cassa integrazione o l’adozione di turni ridotti, le spese sono rimaste le stesse del periodo precedente.

La richiesta di esser trattati come altre aziende

«Dal governo ed in particolare dai ministri del Mit e del Mise, competenti per materia vorremmo non solo poter essere messi finalmente nelle condizioni di beneficiare delle misure generali assunte in precedenza ed ora annunciate come la cassa integrazione in deroga – si legge ancora nel comunicato -, finanziamenti a fondo perduto, bonus affitti e bollette, ma anche di predisporre interventi mirati, riconvocando il tavolo di crisi e rispettando gli impegni già assunti, capaci di affrontare le condizioni peculiari a cui sono state e sono tuttora sottoposte le imprese di gestione».

(foto di copertina: da Pixabay)

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