Scanzi vs Le più belle frasi di Osho: il giornalista del Fatto accusa Palmaroli di essere fascista

Su Twitter Scanzi e Osho sono in trend per via di due post scritti da Scanzi

16/09/2020 di Ilaria Roncone

«Le più belle frasi di Osho? No, le più belle frasi dei fascio!»: questa la frase che Andrea Scanzi ha utilizzato per condividere su Twitter un post in cui spiega chi c’è dietro il celebre account satirico Le frasi di Osho, Federico Palmaroli. Il fulcro del ragionamento di Scanzi, che mostra delle locandine a eventi elettorali di Fratelli D’Italia ai quali Palmaroli dovrebbe partecipare in Toscana, è che chi fa satira non dovrebbe prestarsi alla politica in questo modo e dovrebbe rimanere super partes. Su Twitter è scattata subito la polemica e la discussione si è accesa tra chi concorda con Scanzi e chi, invece, gli dà contro affermando che anche lui – da giornalista – ha un forte legame con i 5 Stelle e la sinistra. Ecco come si è svolta la bagarre Scanzi Osho.

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Chi è il gestore della pagina le Frasi di Osho

Inizia presentandolo nel suo primo post, Andrea Scanzi: «Federico Palmaroli. 47 anni, impiegato. Nato a Roma. Cresciuto a Monteverde. Tifoso della Lazio. Padre dirigente d’azienda, madre casalinga. Da giovane (lo ha raccontato lui stesso a Repubblica) vota prima per il Movimento Sociale e poi per la destra sociale». Nel lungo testo che gli dedica il giornalista del Fatto Quotidiano non manca si sottolineare che, seppure non lo vuole ammettere, Palmaroli è di destra poiché partecipa a eventi elettorali per raccogliere voti a favore di Fratelli D’Italia e scrive per Il Tempo, che Scanzi definisce «il giornale più marginale e caricaturale nella galassia del sovranismo de noantri, e sui social difende a spada tratta il suo Dux Bechis».

Scanzi Osho: il giornalista rincara la dose e dà a Palmaroli del «para-fascio»

Qualche ora dopo il primo post, in risposta alla reazione del giornalista de Il Tempo, Scanzi rincara la dose con un altro post. Entrambi i testi sono stati condivisi su Twitter ed è proprio lì che è nata la polemica con persone che sostengono Osho dando – in sostanza – del venduto a chi dice venduto e altri che invece si schierano dalla parte di Andrea Scanzi dicendo che, effettivamente, la vera satira deve stare lontana dalla politica per non snaturarsi.

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