Nuovo scandalo tra i caschi blu: centinaia di abusi e stupri durante la missione ad Haiti
20/12/2019 di Gaia Mellone
Una nuova onda di vergogna travolge i Caschi Blu dell’Onu. All’interno di uno studio pubblicato sulla rivista Conversation, militari delle truppe impegnate ad Haiti vengono accusati di aver stuprato e abusato di ragazze locali anche giovanissime, lasciandole poi sole a dover crescere i figli nella miseria e nella povertà.
Nuovo scandalo tra i caschi blu: centinaia di abusi e stupri durante la missione ad Haiti
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Lo studio “Incinta per poche monete – 265 storie di bambini haitiani abbandonati dai padri dell’ONU“ punta il dito contro le truppe militari dell’Onu impegnate nella missione ad Haiti . Lo studio condotto da Sabine Lee dell’università di Birmingham e Susan Bartels, della Queens University in Ontario, è stato pubblicato da una rivista accademica sostenuta da un consorzio di Università. Lee e Bartels hanno intervistato nell’estate del 2017 centinaia di giovani madri di Haiti, raccogliendo testimonianze di stupri e abusi subiti da parte delle truppe Onu. Spesso le ragazze, anche di 11, 12 e 13 anni, venivano spinte ad avere rapporti sessuali con il personale per ricevere in cambio un pasto o piccole somme di denaro. Da questi abusi sono nati 265 bambini, cresciuti dalle loro madri in solitudine e in condizioni precarie. Perché i militari, dopo gli abusi, abbandonavano le giovani o venivano rimpatriati se scoperti. la maggior parte dei caschi blu indicati dalle donne provengono da Brasile e Uruguay.
La missione di stabilizzazione di Haiti “Minustah” è la più lunga mai insediatasi nel Paese: è rimasta infatti attiva dal 2004 al 2017. Il portavoce del dipartimento al peacekeeping Nick Birnback ha immediatamente dichiarato che «lo sfruttamento sessuale e l’abuso da parte di personale Onu è inaccettabile».
(Credits immagine di copertina: archivio ANSA/ UFFICIO STAMPA)