A Roma le scale mobili delle metropolitane riparate con fascette da ferramenta
29/04/2019 di Enzo Boldi
Chi si è trovato ad attraversare Roma in metropolitana avrà notato come in molte stazioni, sia della linea A sia della B, le scale mobili siano chiuse, bloccate o in manutenzione. Negli ultimi mesi, dal tragico incidente a Repubblica dove moltissimi tifosi del CSKA Mosca hanno rischiato la vita dopo che l’impianto di salita e discesa è ceduto sotto i loro piedi, si sono susseguiti diversi allarmi e incidenti simili che, solo grazie a una sorte non avversa, non hanno portato a gravi conseguenze per i cittadini o i turisti che si trovavano sul posto. E da uno di questi episodi, avvenuto lo scorso 21 marzo, è partita un’altra indagine che ha portato a una scoperta tanto incredibile quanto preoccupante.
I guasti alle scale mobili delle stazioni venivano, infatti, riparati con delle comunissime fascette da ferramenta. Quelle che, in pratica, si possono trovare nel negozietto sotto casa e utili per stingere i tubi. Questo è quello che è emerso nelle perizie tecniche avvenute dopo l’incidente alla stazione Barberini e, come riporta il quotidiano romano Il Messaggero, a una «accusa di frode alle pubbliche forniture che ha portato la procura di Roma a iscrivere nel registro degli indagati 12 persone, tra top manager di Atac e responsabili della ditta di manutenzione, la Metroroma srl».
Le scale mobili riparate con le fascette metalliche
A muovere questa accusa sono il pubblico ministero Francesco Dall’Olio e il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che indagano sulle riparazioni sottocosto da parte di Atac – e della società terza a cui erano affidati i compiti di manutenzione – sugli impianti delle scale mobili. Per il momento l’unico caso in esame è quello della stazione Barberini, ma questa perizia potrebbe portare a nuove verifiche in tutte le stazioni delle metropolitane diffuse sul territorio capitolino e gestite dalla municipalizzata del servizio pubblico dei trasporti.
Manutenzione che ha peggiorato la situazione
Non solo la riparazione riscontrata a Barberini è a basso costo e inadatta rispetto alla sostituzione integrale dei perni o di altri pezzi fondamentali per il funzionamento delle scale mobili, ma quell’utilizzo di fascette metalliche avrebbe addirittura peggiorata la situazione e la sicurezza dell’impianto. «Gli interventi di riparazione non correttamente eseguiti – hanno scritto gli inquirenti – potrebbero aver inciso in senso negativo sul corretto funzionamento degli impianti».
(foto di copertina: ANSA/PALESSE)