Il sindaco di Verona non vuole Di Maio al Vinitaly

Secondo il sindaco di Verona Federico Sboarina (eletto con una coalizione di centrodestra), Luigi Di Maio ha offeso la città dopo le sue parole sul Congresso della Famiglia. Per il primo cittadino, il ministro dello Sviluppo Economico avrebbe definito Verona come un luogo di fanatici, che dà accoglienza a un congresso che vede la donna esclusivamente come madre e che nega i diritti agli omosessuali. Parole inaccettabili per il sindaco Sboarina che – ricordando il prossimo appuntamento per il quale Verona sarà al centro dell’attenzione nazionale, ovvero il Vinitaly – attacca Luigi Di Maio.

Sboarina contro Di Maio: «Non venga al Vinitaly»

«Non capisco perché chi ha definito noi veronesi fanatici e sfigati debba venire nella nostra città – ha detto Sboarina nel corso di una conferenza stampa ripresa anche dal Tg Verona – quando deve farsi le passerelle elettorali in un contesto come quello del Vinitaly». Poi rincara la dose: «Se esistesse il Daspo urbano per le offese, Luigi Di Maio, a Verona, lo rischierebbe».

Sboarina contro Di Maio ha difeso il congresso delle Famiglie

Luigi Di Maio è atteso a Verona lunedì 8 aprile. In quella circostanza, il ministro dello Sviluppo Economico farà quella che Sboarina ha definito «passerella elettorale» al Vinitaly, una delle manifestazioni nel settore dell’agroalimentare che è diventata nel corso degli anni sempre più importante anche a livello internazionale. Ma il sindaco di Verona non ha accettato le parole del vicepremier sul Congresso delle Famiglie e, pertanto, ha rimandato al mittente le accuse nei confronti dei veronesi.

Ora, è attesa la reazione di Luigi Di Maio. Che, in ogni caso, a Verona ci andrà il prossimo 8 aprile. Ma che – a questo punto – potrebbe trovare un clima di ostilità in città, inasprito ulteriormente dalle parole del sindaco Sboarina. Al momento, in casa M5S, l’unica reazione che si registra è quella di Mattia Fantinati, sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, anche lui di Verona: «Meglio che Sboarina torni a occuparsi della sua passione calcistica a tempo pieno, unico argomento che sembra risvegliarlo da un torpore a cui sta condannando tutta l’amministrazione comunale, mentre Verona è molto meglio del suo primo cittadino».

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