Roberto Saviano indagato per diffamazione dopo l’esposto di Matteo Salvini
26/07/2018 di Gianmichele Laino
C’è l’esposto di Matteo Salvini: Roberto Saviano risulta indagato per diffamazione a causa delle recenti esternazioni nei confronti del ministro dell’Interno. Dopo l’attacco del leader della Lega, che aveva ipotizzato l’eliminazione della scorta per il giornalista e scrittore, Saviano aveva parlato apertamente di connessione tra Salvini e la ‘ndrangheta e lo aveva etichettato con la definizione «ministro della malavita». Ora, la procura di Roma sta approfondendo il fascicolo, indagando per il reato di diffamazione dopo la denuncia presentata dal ministro degli Interni, Matteo Salvini, il 19 luglio scorso.
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Roberto Saviano indagato dopo la denuncia su carta intestata del ministero dell’Interno
La denuncia – lo ricorderete – era stata presentata in carta intestata del ministero dell’Interno. In base a quanto si apprende, la procura di Roma sta portando avanti il fascicolo come atto dovuto. Matteo Salvini ha sottolineato come le affermazioni di Roberto Saviano siano state «lesive della sua reputazione e del ministero dell’Interno stesso».
La risposta della procura di Roma alla sollecitazione del ministro dell’Interno ha una tempistica decisamente anomala per quello che riguarda casi di diffamazione a mezzo stampa. Negli ultimi giorni Roberto Saviano non si era sottratto al dibattito e al confronto con Matteo Salvini, chiamando a raccolta tutti gli intellettuali e le persone di cultura (italiane e straniere) per esporsi pubblicamente e prendere una posizione contraria a determinate uscite del governo di cui Matteo Salvini è rappresentante.
Roberto Saviano indagato dopo la querela di Salvini: cosa rischia
La diffamazione a mezzo stampa è un’aggravante del semplice reato di diffamazione. La pena per questo reato è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a 516 euro. Si diceva che le tempistiche sono piuttosto anomale per un caso del genere: solitamente trascorre diverso tempo tra la denuncia e l’azione dei magistrati, vista la peculiarità di questo tipo di reato. Ora, le indagini andranno avanti: la procura deciderà se archiviare o continuare l’iter giudiziario.
Roberto Saviano indagato, Salvini non ritirerà la querela
Anche perché Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di ritirare la denuncia nei confronti di Roberto Saviano. Intercettato davanti alla Camera da alcuni cronisti, il ministro dell’Interno ha affermato: «Ritirare la querela a Saviano? Ci mancherebbe altro».