L’Aquila, il sindaco di FdI non vuole Saviano e Zerocalcare: «Gestione di soldi e pluralità di espressione»

12/09/2019 di Redazione

Cosa sta succedendo a L’Aquila con Roberto Saviano e Zerocalcare? Semplicemente una delle vicende più fastidiose dal punto di vista della cultura e della libertà di espressione. Nella città abruzzese, in occasione del decennale del terremoto, si svolgerà il Festival Incontri, che vedrà – tra gli altri invitati – anche lo scrittore e il fumettista. Vista la loro fama e il loro contributo culturale, i due appuntamenti andranno a costituire sicuramente due momenti di cartello, fondamentali per la riuscita del Festival.

Saviano e Zerocalcare, il sindaco di FdI si oppone alla loro partecipazione al Festival dell’Aquila

Ma il comune, attraverso il sindaco di Fratelli d’Italia Pierluigi Biondi, proprio non ne vuole sapere di quei due nomi. E fa capire, in maniera nemmeno tanto velata, che i soldi per il finanziamento del Festival potrebbero subire un brusco stop nel caso della presenza dei due. Soldi che, per la totalità degli eventi in occasione del decennale del terremoto (attenzione: non per l’organizzazione del solo Festival o per la partecipazione di Saviano e Zerocalcare!) ammontano a 700mila euro.

Questi soldi sono stati finanziati dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e sono stati affidati all’Istituzione Sinfonica Abruzzese che, attraverso il comune, dovrebbe gestirli per organizzare una serie di eventi, tra cui il Festival Tempi. Il sindaco, però, afferma che la distribuzione dei fondi non può che essere condizionata dalla pluralità politica delle persone che parteciperanno alle manifestazioni.

Le parole del sindaco dell’Aquila su Saviano e Zerocalcare

«Visto che i soldi per il decennale del terremoto li gestisce il Comune, che poi li eroga all’Istituzione sinfonica – dice il sindaco Biondi -, il programma degli eventi deve essere concordato con il Comune. Il minimo sindacale è che l’associazione si sieda con me e ragioni sugli eventi: voglio un calendario plurale e inclusivo». In modo particolare, afferma che su Saviano e Zerocalcare l’Istituzione sinfonica dovrebbe confrontarsi con lui: «Non abbiamo la sveglia al collo – chiude lapidario – e all’Aquila abbiamo visto troppi profittatori della nostra tragedia».

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