La Polizia Municipale di Cagliari chiede 7500 euro per il Sardegna Pride
20/06/2019 di Enzo Boldi
È tutto vero: la Polizia Municipale del Comune di Cagliari ha chiesto il pagamento di oltre 7500 euro agli organizzatori del Sardegna Pride per coprire i compensi dei loro agenti che saranno impegnati «a tutela della fluidità e della sicurezza della circolazione stradale». La richiesta è stata consegnata all’associazione culturale ARC onlus che – insieme ad altre realtà – ha organizzato la grande manifestazione in programma sabato 6 luglio nel capoluogo sardo. Una novità che non ha precedenti in passato e che deriva da una delibera approvata dal Commissario Straordinario Dott. Bruno Carcangiu lo scorso 12 giugno, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato.
Gli stessi organizzatori del Sardegna Pride hanno denunciato e reso noto il testo della lettera intestata Corpo Polizia Municipale con oggetto il pagamento di questi 7500 euro dopo aver richiesto – e ottenuto – la concessione del suolo pubblico per la manifestazione di sabato. «Si tratta di una richiesta insolita, sulla base di una delibera approvata dal Commissario Straordinario Dott. Bruno Carcangiu, il 12 giugno, a pochi giorni dalla scadenza del suo incarico. In seguito a tale provvedimento, per la prima volta in occasione del Sardegna Pride, infatti, verrebbero addebitati i costi per un corteo politico e pubblico, che è invece garantito dalla Costituzione».
La Polizia Municipale chiede 7500 euro al Sardegna Pride
Gli organizzatori del Sardegna Pride hanno anche pubblicato il testo integrale della lettera ricevuta. La cifra di 7500 euro, calcolato dal Comando di Polizia Locale in via presuntiva, conta che per le attività di sicurezza e fluidità della circolazione stradale nelle aree interessante dall’evento – che partirà alle 17 (di sabato 6 luglio) da piazza Michelangelo, a Cagliari – sarà necessario l’impiego di circa 52 persone «tra ufficiali coordinatori e agenti, per un totale di 364 ore».
Mai successo per le manifestazioni politiche
Poi vengono anche indicati i parametri e le tempistiche per effettuare il versamento, prima del Sardegna Pride. La richiesta è strana, ma legittimata dalla delibera del Commissario Straordinario lo scorso 12 giugno. Fa sorridere che, quando si tratta di altre manifestazioni politiche, alcune anche molto più rischiose per le stesse forze dell’ordine – non sia mai stato richiesto ai partiti di contribuire economicamente per il servizio di sicurezza che fanno.
(foto di copertina: Stefano Guidi/ZUMA Wire)