Il discorso di Sara Cunial etichettato come disinformazione da Facebook e segnalato da BuzzFeed

Sara Cunial è stata accusata di diffondere bufale sul coronavirus e su Bill Gates dopo il discorso che ha tenuto in Parlamento lo scorso 14 maggio. La fonte autorevole BuzzFeed ha segnalato a la ex del Movimento 5 Stelle a Youtube per questo video, che è finito anche nel mirino di Facebook. Il social lo ha classificato come “Informazione parzialmente falsa”. Il controverso discorso politico fatto in aula è stato segnalato da BuzzFeed per via delle informazioni false su Bill Gates diffuse tramite il suo profilo.

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Sara Cunial: fake news su Bill Gates e complotti sul Covid

Il video dell’intervento di Sara Cunial in Parlamento è stato oscurato su Facebook, come riporta Bufale, e bollato come “parzialmente falso” in seguito alla verifica di fact-checker indipendenti. Cliccando sull’avviso di Facebook per aver maggiori informazioni in merito si legge: “Le informazioni in questo post sono un mix di affermazioni vere e false o potrebbero semplicemente essere incomplete. In alcuni casi, le informazioni sono fuorvianti“. Dello stesso avviso anche BuzzFeed, che ha affermato di aver segnalato a Youtube almeno due versioni del video in cui la Cunial attacca Bill Gates diffondendo teorie complottiste in merito a coronavirus che non sono mai state provate. Quello su Bill Gates è un video caricato dalla ex 5 Stelle sul suo profilo in cui la donna definisce Gates un criminale, meritevole di processo per crimini contro l’umanità perché avrebbe sviluppato un vaccino per il Covid allo scopo di schiavizzare tutta l’umanità.

Intanto la Cunial e altri no-vax hanno fondato R2020

Insieme a Davide Barillari e Ivan Catalano – anche loro no-vax e anche loro espulsi dal Movimento 5 Stelle – la Cunial ha fondato R2020, un nuovo movimento per rendere «virale la ribellione». Si tratta di una mossa «per unire tutti coloro che resistono, reagiscono e si reinventano», a detta dei fondatori. In una nota sono stati resi noti gli intenti del movimento, che si identifica come «un coordinamento di cittadini, gruppi, associazioni, comitati riuniti nell’obiettivo di creare un fronte comune per riaffermare e tutelare i propri diritti di libertà, dignità e autodeterminazione».

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