Si licenzia per ottenere il posto in comune, ma non approvano il bilancio: 35enne incinta perde il lavoro
02/01/2018 di Redazione
Manca il numero legale. La seduta del consiglio comunale di Massa va a vuoto e il bilancio non viene approvato. Una grave questione politica che si trasforma in una dolorosissima vicenda personale. Dall’approvazione di quell’esercizio, infatti, dipendeva l’assunzione di Sara Buonocore, farmacista di 35 anni, incinta di due gemelli. Il comune le aveva già inviato il precontratto e le aveva chiesto di licenziarsi dalla farmacia privata presso la quale lavorava. Ora, la donna si trova senza un lavoro.
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SARA BUONOCORE, LA STORIA
«Non riesco ancora a crederci, è così crudele – ha detto la donna a Repubblica -. Non mi occupo di politica e non capisco come mai dei consiglieri non si presentino per far saltare un bilancio in cui sono previste delle assunzioni in un Paese dove il lavoro manca». Sara Buonocore ha avuto un malore quando è venuta a sapere della notizia. La seduta del consiglio comunale era stata fissata per il 31 dicembre alle ore 21. Un estremo tentativo di far quadrare i conti: il bilancio, infatti, era stato respinto già in altre due occasioni. Emblema della crisi politica che sta attraversando il comune di Massa, che in primavera si recherà alle urne per scegliere il successore dell’attuale sindaco.
SARA BUONOCORE, COSA SUCCEDE ORA?
Alessandro Volpi, sindaco PD, ha dovuto fare i conti con le numerose assenze tra i banchi dell’opposizione, ma anche con diverse defezioni all’interno della sua maggioranza. «L’hanno fatta licenziare – ha affermato il compagno di Sara – e adesso la lasciano senza un lavoro. Stiamo valutando di ricorrere a vie legali». L’estremo tentativo sarà la mediazione del comune presso la farmacia privata dove Sara Buonocore lavorava: i funzionari del municipio di Massa, infatti, cercheranno di far rientrare la donna in via provvisoria, in attesa che la sua assunzione presso il comune si sblocchi. Ma non sarà cosa semplice.
La scelta di Sara nei confronti del lavoro offerto dal comune di Massa è stata ponderata: la sua difficile gravidanza l’aveva fatta optare per il part time statale, per il quale era entrata in graduatoria dal 2011. Ora, a causa delle bizze di una politica che dovrebbe tutelare i cittadini, rischia di restare con il cerino in mano. La controstoria di inizio anno che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare.