Il giornalista Sanfilippo: «Citare la figlia di Salvini è stata una mia caduta di stile»
08/09/2019 di Enzo Boldi
Un passo indietro, uno solo. Fabio Sanfilippo, il giornalista del Gr Rai finito nella bufera per un violento post scritto contro Matteo Salvini, ha detto di essersi pentito solamente dall’ultima frase che nei giorni scorsi aveva scritto sul suo profilo Facebook, quella che faceva riferimento alla figlia del leader del Carroccio. Per il resto, invece, ha dichiarato di esser pronto a riscrivere tutto, per filo e per segno, chiarendo solamente quel passaggio sul suicidio a cui era stato invitato l’ex ministro dell’Interno.
«Non era un invito a spararsi, ma la constatazione che si è ‘fatto fuori’ politicamente. Poi la macchina mediatica della Lega ha fatto in fretta a travisare le mie parole e a usarle a suo uso e piacimento – ha detto Fabio Sanfilippo in una sua intervista all’Agi -. È inutile che Salvini faccia finta di non capire. E comunque resta il fatto che personalmente non ho mai usato i microfoni dell’azienda pubblica per fare propaganda politica. Quella, infatti, è la mia pagina personale, in cui non compare in alcun modo il logo della Rai. È un po’ come fosse la mia casa e io a casa mia scrivo e dico quello che mi pare».
Sanfilippo e la «caduta di stile»
Nel corso della stessa intervista, Fabio Sanfilippo ammette che citare la figlia di Matteo Salvini sia stato un errore. Il giornalista del Gr Rai parla espressamente di «caduta di stile». Un errore che ha confessato di essere pronto a non ripetere, ma non rinnega le responsabilità del leader della Lega: «Non si fa lo scrupolo di ostentarla per solleticare il sentimento familiare degli italiani così come fa con il crocifisso per far leva su quello religioso».
La ‘manina’ di qualche suo collega
Poi le ipotesi su chi abbia diffuso quel suo post: «Stupisce che quel post sia stato notato due giorni dopo la mia pubblicazione su Facebook – ha detto Fabio Sanfilippo -. Tutto ciò mi da sospettare che dietro ci sia la ‘manina’ di qualche mio collega che mi vuole bene. Io, però, non rinnego che sia stato un post contro Salvini in quanto portatore di idee malsane e di odio nella gestione delle politiche migratorie».