Salvini chiede alle società di pagare per la sicurezza negli stadi. Ma la norma esiste già dal 2014

12/10/2018 di Enzo Boldi

Ieri, dalla terrazza panoramica del Viminale, Matteo Salvini ha detto di voler obbligare le società di calcio al pagamento delle spese di sicurezza negli stadi attingendo da una percentuale dei loro incassi. Una volontà legittima e per molti versi anche giusta, dato il giro d’affari milionari che c’è intorno al mondo del pallone. Ma non si tratta di una proposta alternativa. Anzi, non si tratta affatto di una proposta. Nel 2014, infatti, il governo Renzi approvò una legge che prevede esattamente ciò che vuole fare il leader del Carroccio. E c’è di più: la Lega votò contro quel provvedimento.

 

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Nel cosiddetto «dl Stadi» dell’ottobre 2014, convertito in legge 146/14, si parla di un prelievo tra l’1 e il 3% degli introiti dalla vendita dei biglietti a carico dei club. Secondo le stime dell’epoca, Serie A e Serie B avrebbero contribuito alle spese per garantire la sicurezza negli impianti sportivi durante le partite per una cifra che si aggira tra i 6 e gli 8 milioni di euro.

Salvini si appropria di una legge non sua. E che già esiste

Una «tassazione» ritenuta iniqua dall’allora presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta e anche da alcuni parlamentari che si opposero – senza raggiungere i voti necessari affinché il decreto non venisse approvato – in fase di voto alle Camere. Tra i contrari troviamo la Lega. Sì, proprio loro. Proprio il partito di Matteo Salvini che oggi, dal tetto del Viminale, parla della «sua» idea di inserire un prelievo sugli incassi da biglietteria delle società di calcio per contribuire alle spese di gestione per l’ordine pubblico.

Il dl Stadi voluto da Renzi nel 2014

A far notare che questa mossa di «buonsenso» non sia stata partorita dalla mente di Salvini e che si stia parlando di una legge già esistente, è stato proprio l’ex premier Matteo Renzi che quattro anni fa aveva fortemente voluto inserire questo «collaborazione economica» tra società di calcio e Stato per contribuire alla sicurezza negli stadi.

 

 

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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