Lo sfogo di Salvini: «Non accetto ricatti dal M5S»

04/02/2019 di Redazione

È un Matteo Salvini a tratti furioso quello che in questi giorni si trova a fare un impegnativo braccio di ferro con gli alleati del M5S sulla Tav Torino-Lione e sul caso Diciotti, con il Senato che deve esprimersi sull’autorizzazione a procedere richiesta dal Tribunale di ministri di Catania. A raccontarlo è oggi il quotidiano Repubblica (articolo di retroscena di Carmelo Lopapa) che riporta uno sfogo del leader leghista sulla linea seguita dai grillini. Parlando del voto di Palazzo Madama sul processo a suo carico, il ministro dell’Interno avrebbe detto che se i 5 Stelle pensano di spaventarlo con il sì all’autorizzazione a procedere, allora «è un ricatto». «Ma se è così – avrebbe poi proseguito il vicepremier – hanno sbagliato proprio destinatario».

Salvini si sfoga: «Non accetto ricatti dal M5S e non ho paura di una crisi»

Insomma, Salvini sarebbe intenzionato a resistere all’offensiva del Movimento 5 Stelle, senza temere la crisi ed eventuali nuove elezioni politiche. «Io non ho paura, la responsabilità se l’assumeranno tutta loro», avrebbe affermato ai suoi il segretario della Lega. Repubblica racconta di un leader che in privato con i fedelissimi è un fiume in piena, come mai fino ad ora, soprattutto nei confronti dei leader M5S, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, talvolta indicati come «quei due», che ora stanno prendendo posizioni nette per il no alla Tav e fanno passare anche il messaggio di un Movimento che gradirebbe il voto a favore del processo. «Se hanno deciso di rompere loro sulla Tav facciano pure, lo farebbero su un’opera che gli italiani vogliono in stragrande maggioranza», sono le parole di Salvini. Il riferimento è ai sondaggi che segnalano che gli italiani sono favorevoli alla realizzazione della nuova linea ferroviaria. Lo scontro frontale, dimostra l’ira del titolare del Viminale, è destinato a continuare. Con il no alla Torino-Lione la Lega potrebbe tentare la carta del referendum. Se nemmeno quella soluzione avrà successo il duello si trasferirà in Parlamento, sulla legge Obiettivo che prevede i cantieri.

(Foto di copertina da archivio Ansa: il ministro dell’Interno Matteo Salvini visita il cantiere Tav a Chiomonte, il 1° febbraio 2019. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)

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