L’agenda di Salvini dopo le europee: sicurezza e tasse prima di tutto

Matteo Salvini si sta ancora godendo i fumi del trionfo come fossero una lunga ubriacatura : i risultati raggiunti dalla Lega alle elezioni europee del resto lo hanno reinvigorito, confermando un consenso diffuso. Ora, rinforzato dalla legittimazione, il leader Lega è pronto a «cambiare l’Europa» e migliorare l’Italia: le priorità ora sono sicurezza e tasse.

L’agenda di Salvini dopo le europee: sicurezza e tasse prima di tutto

Lo ha detto molto chiaramente nelle dichiarazioni degli ultimi giorni e questa mattina ai microfoni di Rtl 102.5, «Sicurezza e tasse, tutto il resto viene dopo», questo il motto dell’agenda del prossimo futuro di Matteo Salvini. «Dobbiamo abbassare le tasse non tutto a tutti ma l’obiettivo c’è nel contratto di governo, è una cura Trump, uno choc fiscale positivo» ha aggiunto il vicepremier parlando con la radio, chiarendo anche che il decreto sicurezza bis «è pronto, e spero venga approvato questa settimana».

Dopo il trionfo alle elezioni europee, Matteo Salvini è prontissimo a «cambiare l’Europa» con «realismo, pragmatismo e buon senso». «Il voto di domenica non ha cambiato solo in Italia ma ha mandato a casa tutti quelli che stavano governando in questo momento – ha continuato Matteo Salvini parlando con Rtl 102.5 –  la Merkel, Macron, Tsipras, è stata una sfiducia nei confronti dell’Europa fondata sulla precarietà, i tagli, la disoccupazione. Se si vuole i leader si mettono al tavolo e in quindici giorni scrivono le nuove regole dove al centro viene messo il lavoro, non i numerini, il nuovo indice di benessere deve essere il tasso di disoccupazione, fino a che non si dimezza la disoccupazione in Italia si investe, si spende, si assume, si riducono le tasse, rimettiamo al centro l’economia reale rispetto alla finanza, gli indici i fattori».

Duro anche in merito alla notizia della lettera che Bruxelles sta preparando sul debito italiano, ridimensionata dal ministro dell’Interno a «letterina». «Vediamo se arriva – ha continuato Salvini – e ci multano per i debiti del passato chiedendoci 3 miliardi. Vi pare che in un momento storico in cui c’è una disoccupazione giovanile del 50% in alcune regioni italiane, in cui dobbiamo assumere in fretta medici e infermieri, da Bruxelles qualcuno in nome di regole del passato ci chieda 3 miliardi di multa e a settembre 20 miliardi di aumento di tasse? Ogni mia energia sarà usata per cambiare queste regole vecchie e superate. Il voto di domenica è stato una sfiducia nei confronti dell’Europa fondata sui tagli. Ora, se vogliono, i leader si mettono al tavolo e mettono al centro il lavoro, il tasso di disoccupazione, l’economia reale rispetto allo spread e alla finanza».

(Credits immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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