Salvini minaccia la Francia: «Se blocca la pace in Libia, non starò a guardare»
11/04/2019 di Redazione
Gli scontri in Libia sono inevitabilmente al centro dell’agenda politica degli ultimi giorni. Nel Paese del Nord Africa, infatti, si registra l’avanzata sempre più dirompente del generale Haftar nei confronti dei territori sorvegliati dal governo legittimo riconosciuto dall’Onu di Sarraj. Il generale Haftar è ‘coperto’ in qualche modo dalla protezione francese, che in questo momento preme per evitare che ci possa essere una presa di posizione forte a livello internazionale contro il militare. Per questo motivo, Matteo Salvini si è sentito in dovere di rispolverare l’attacco alla Francia di Emmanuel Macron, uno dei leader mondiali più incompatibili con la politica del ministro dell’Interno, per fotografare lo scacchiere internazionale sulla questione Libia.
Matteo Salvini minaccia la Francia sulla questione della Libia
«Se ci fossero interessi economici dietro al caos in Libia – ha detto Matteo Salvini nel corso di un’intervista mattutina a Rtl 102.5 -, se la Francia avesse bloccato un’iniziativa europea per portare la Pace, se fosse vero, non starò a guardare. Anche perché le conseguenze le pagherebbero gli italiani».
Bisogna comunque sottolineare che la situazione nel Paese è tutt’altro che pacifica. Anche nei mesi scorsi, quando la Libia non è stata attraversata da questo tipo di tensioni con scontri militari, lo Stato non poteva certo dirsi funzionante, a causa della presenza – di fatto – di due governi all’interno dello stesso territorio. L’Italia ha cercato sempre di promuovere il dialogo tra queste due forze, senza tuttavia ottenere i risultati sperati: il processo di pace citato da Salvini, insomma, era tutto fuorché consolidato.
Gli interessi della Francia in Libia e la narrazione sovranista
Insomma, Matteo Salvini lancia una velata minaccia all’Eliseo. Il discorso è: la Francia vuole proteggere l’avanzata di Haftar? Faccia pure, ma le conseguenze potrebbero essere davvero terribili. Le parole del ministro dell’Interno sono legittimate anche dalla narrazione diffusa che ha visto la Francia come il principale responsabile dell’attacco alla Libia nel 2011, con la conseguente caduta di Gheddafi e con l’esplosione del caos nel Paese (che ha avuto come conseguenza anche l’inasprirsi dei flussi migratori).
«Se qualcuno per business gioca a fare la guerra – ha ribadito Salvini -, con me ha trovato il ministro sbagliato».
FOTO: PROFILO TWITTER DI MATTEO SALVINI