Matteo Salvini ha detto che il Milan è «una schifezza» paragonabile solo al governo Conte

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La metafora tra politica e calcio da parte del senatore della Lega

Le metafore calcistiche si abbinano sempre bene alla politica. Lo fece Silvio Berlusconi (impegnato su entrambi i fronti) quando era presidente del Consiglio, lo ha fatto Matteo Renzi a più riprese e, adesso, è arrivato anche il turno di Matteo Salvini. Il senatore della Lega, deluso per le prestazioni in campo del suo Milan (soprattutto dopo la sconfitta di San Siro contro la Fiorentina per 1-3) ha paragonato la squadra allenata da Marco Giampaolo all’attuale Esecutivo guidato da Giuseppe Conte. E, ovviamente, non si tratta di un parallelo esaltante.



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«Da milanista una schifezza del genere posso equiparala solo a quello che stanno facendo al governo: una roba priva di dignità», ha detto Matteo Salvini nel corso della sua quotidiana diretta Facebook in cui si interfaccia con i suoi sostenitori. E il parallelo prosegue anche in base alla suddivisione delle responsabilità di due realtà nate in modo diverso ma che non fanno sorridere assolutamente il politico e il tifoso Salvini.



Salvini e il paragone Milan-governo

«Io divido le responsabilità in un terzo della società, un terzo a chi va in campo e un terzo all’allenatore» aveva detto questa mattina nella sua intervista a Radio24. Tutti responsabili, dunque. Ma se per il campo politico chiede a tutti di andare a casa per tornare al voto, dal punto di vista calcistico – come ben noto ai più – a pagare sarà (o potrebbe essere) una sola persona: l’allenatore Marco Giampaolo.

Le non dimissioni di agosto

Insomma, per Salvini la situazione del suo Milan è senza alcuna dignità come quella mostrata dal governo. Solamente che il campo, ogni settimana, dà i suoi verdetti, mentre la politica andrà avanti fino a che qualcuno non deciderà di staccare la spina. Come fatto da lui lo scorso 8 agosto quando mise la pietra tombale (senza dimettersi) sul governo gialloverde.



(foto di copertina: ANSA/MATTEO BAZZI)