Il New York Times si chiede se Salvini sia un marshmallow
21/05/2019 di Gianmichele Laino
Ci si chiede, a questo punto, cosa finirà prima. La luna di miele di Matteo Salvini con i propri elettori che continuano a preferirlo, soprattutto sui social network in verità, o la fantasia di alcuni giornalisti nel fare degli accostamenti piuttosto azzardati sul suo conto. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato fatto da una testata d’oltre oceano, il prestigioso New York Times. Nel titolo a un commento di Beppe Severgnini spunta il paragone Salvini marshmallow, ovvero il dolce zuccherato che negli Stati Uniti sono soliti far sciogliere intorno ai falò nelle scampagnate lungo i fiumi o in montagna.
Salvini marshmallow, il paragone del NY Times
Beppe Severgnini vuole evidenziare come l’elettorato italiano sia in realtà piuttosto volubile. È difficile controllarlo, secondo il direttore di Sette (inserto del Corriere della Sera), così come è difficile tenerlo ancorato alle proprie posizioni. Ecco perché Salvini viene paragonato a un dolce che si consuma dopo essere cotto a puntino sul fuoco.
Le cause della possibile erosione del consenso per il Salvini marshmallow
In ogni caso, Beppe Severgnini ha analizzato gli ultimi giorni della campagna elettorale di Matteo Salvini: nonostante i sondaggi favorevoli in vista delle elezioni europee del 26 maggio prossimo, si è registrato un nuovo movimento di protesta – quello degli striscioni esposti ai balconi – che ha mostrato il crescente dissenso della piazza nei confronti del leader della Lega.
Stando alle parole di Beppe Severgnini, tutto ciò è dovuto sia all’asticella sempre più alta di un Matteo Salvini che parla dai balconi dove si affacciò Benito Mussolini, sia alle mancate promesse sui rimpatri, sia alla contrarietà di parte della popolazione italiana alla sua politica dei porti chiusi. Severgnini afferma che la pazienza degli imprenditori del nord, vista la bassissima crescita economica dell’Italia (la percentuale peggiore in Europa), sta per finire. E loro rappresentano il cuore della base elettorale della Lega di Matteo Salvini.