Gli altri scioperano per il clima, lui lancia merendine alla folla | VIDEO
27/09/2019 di Gianmichele Laino
La «disobbedienza civile» di Matteo Salvini. Dal palco della Zena Fest, la festa della Lega a Genova, l’ex ministro dell’Interno ha iniziato a lanciare merendine verso i suoi sostenitori. Raggiunto da diversi pacchi di brioche Kinder – il marchio era bene in vista (un caso?) – il leader della Lega ha prima scartato le confezioni e poi ha iniziato a elargire le singole merendine. La polemica, ovviamente esplicita, è contro la proposta del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che vorrebbe tassare le merendine ipercaloriche e le bibite gasate per aumentare i fondi alle scuole italiane.
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Salvini distribuisce merendine: il gesto a Genova
“l’ex Dj degli Interni” lancia dal Palco a Genova Merendine
Aspettiamo fiduciosi che lanci anche i 49 Milioni Svaniti nel nulla
(In Euro però, non in Rubli)
Quando la realtà batte la Fiction
2 a 0… pic.twitter.com/XIY1sGjIHz— Massimo (@Misurelli77) September 26, 2019
Un contraltare niente male, dal momento che oggi centinaia di migliaia di studenti delle scuole scenderanno in piazza per manifestare – autorizzati da una disposizione dello stesso ministro dell’Istruzione – contro il cambiamento climatico, in uno dei tanti Fridays for Future che stanno animando tutte le principali capitali mondiali. Il cambiamento climatico, infatti, non può non prescindere da una corretta alimentazione e da una corretta educazione nei confronti dei cibi da consumare che parta proprio nelle scuole.
Salvini distribuisce merendine: ma la tassa resta solo un’idea
Tuttavia, Matteo Salvini – ben consapevole della forza mediatica dei suoi gesti – ha voluto dare un messaggio diametralmente opposto rispetto a quello che riempierà le piazze di tutta Italia questa mattina. Vale la pena ricordare, a questo punto, che la proposta del ministro Fioramonti di tassare le merendine è rimasta tale: al momento, il governo non ha preso alcun provvedimento in merito. Anzi, il ministro degli Esteri e capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio si è detto contrario a una misura del genere. Ma è bastato semplicemente pronunciarla perché, nella bolla social di Matteo Salvini, sia già diventata realtà.