L’intercettazione di Arata: «Salvini ha chiamato casa nostra»

22/07/2019 di Enzo Boldi

Tra le intercettazioni telefoniche e ambientali pubblicate nell’istruttoria della Dia di Trapani sui contatti tra Paolo Arata e Armando Siri, compare anche il nome di Matteo Salvini. La figura del leader della Lega viene nominata dall’imprenditore genovese in uno dei tanti colloqui con il figlio Francesco nel maggio 2018 e si fa riferimento a una telefonata ricevuta dallo stesso segretario del Carroccio per trovare una sistemazione politica ad Armando Siri all’interno del governo. Si tratta, ovviamente, di una dichiarazione che vede coinvolto l’attuale ministro dell’Interno solo come persona terza.

«Ieri sera c’è stato Armando da noi, Di Maio vuole andare alle attività produttive», riporta la prima parte dell’intercettazione tra Paolo Arata e il figlio Francesco del 23 maggio del 2018. L’Armando citato è Siri che, all’epoca, non aveva ancora nessun ruolo all’interno della maggioranza Lega-M5S che stava per nascere e ufficializzarsi alla fine dello stesso mese di maggio.

L’intercettazione di Arata sul leader della Lega

Paolo Arata racconta al figlio quanto rivelato da Siri sui piani futuri del governo, con i vari tasselli che andavano a comporre il puzzle del governo, tra ministeri e deleghe varie. Per gestire le attività produttive era uscito fuori il nome di Luigi Di Maio. Una figura che avrebbe ostacolato, secondo gli inquirenti, il piano degli Arata, a stretto contatto con la famiglia di Vito Nicastri, l’imprenditore siciliano famoso come il Re dell’eolico, come confermato dalla risposta del figlio Francesco: «Che palle, sicuro ci va?». Ed è a questo punto che Paolo Arata fa anche il nome del segretario della Lega.

«Salvini ha chiamato a casa nostra»

«E ci va sicuro, l’ha chiesto lui! Allora – ha detto Paolo Arata rivolgendosi al figlio -. Salvini non sa dove mettere Armando (Siri, ndr) poi io gli ho detto che deve fare il vice ministro con la delega dell’energia e lui lo ha chiesto a Salvini e Salvini ha chiamato anche casa nostra ieri». Una versione che, se confermata, mostrerebbe una bugia da parte del leader della Lega che ha detto di non aver mai avuto contatti con Paolo Arata. O forse l’imprenditore millantava solo con il figlio.

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