«Non ho mai detto che Ilaria Cucchi mi fa schifo», Salvini risponde così a un articolo de La Stampa
13/10/2018 di Redazione
Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha risposto a un articolo scritto in questi giorni da Mattia Feltri in cui accusava il vicepremier di aver detto in passato che Ilaria Cucchi le faceva “schifo”.
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“Caro direttore – ha scritto in una lettera rivolta al direttore de La Stampa Maurizio Molinari – mi ha sorpreso e indignato aver letto – nell’articolo di ieri a firma Mattia Feltri – che avrei detto “mi fa schifo” riferendomi a Ilaria Cucchi. Non è così! In un’intervista a La Zanzara avevo espresso quel giudizio a proposito di un post della sorella di Stefano, post che la stessa Ilaria aveva poi deciso di rimuovere ammettendo di aver sbagliato. Ieri ho spiegato, parlato alle agenzie, diffuso post e registrazioni dell’epoca. Tutto inutile: Mattia Feltri non se ne è accorto e non ha voluto verificare un’affermazione così grave. Confermo, direttore, che aspetto Ilaria e la famiglia Cucchi al Viminale. Cordialità ,Matteo Salvini“.
Ilaria Cucchi era già intervenuta a Propaganda Live affermando di sentirsi pronta ad andare al Viminale a patto di ricevere le scuse di Matteo Salvini.
A stretto giro di posta è arrivata anche la contro-replica dello stesso Feltri:
Signor ministro,
lei disse: «Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello ma mi fa schifo. È un post che fa schifo». La precisazione non supera l’ambiguità e la violenza delle sue parole, ma un ministro va creduto e dunque mi scuso. Lei aggiunse che il carabiniere faceva bene a querelare, e Ilaria doveva vergognarsi e scusarsi. Qui pare che tutti dobbiamo chiedere scusa, tranne qualcuno. In quell’occasione Ilaria accusava un carabiniere ed è lo stesso carabiniere che, dopo nove anni di silenzio, giovedì finalmente ha parlato. Un po’ dell’indignazione che mi riserva, signor ministro, valuti se conservarla per altri, quando avrà capito perché già allora Ilaria sapeva, mentre buona parte delle istituzioni fischiettava.
Mattia Feltri