Matteo Salvini, il leghista che casca sulla differenza tra friulani e giuliani | VIDEO
24/04/2018 di Redazione
Che i tempi siano cambiati lo si evince anche dal fatto che un leghista cada sulla più classica delle dicotomie nordiste, quella tra friulani e giuliani. Nel corso del comizio a Trieste con cui Matteo Salvini ha lanciato la volata verso il voto delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia al collega di partito Massimiliano Fedriga, il leader della Lega ha parlato di «friulani» rivolgendosi agli abitanti di Trieste.
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Salvini gaffe friulani, il video in cui viene corretto dai giuliani di Trieste
Una svista che i più integralisti tra gli abitanti della città non gli hanno perdonato. Matteo Salvini stava cercando di fare un’analisi delle ultime elezioni, partendo da quelle del 4 marzo, per arrivare fino a quelle regionali in Molise, esprimendo il concetto dell’importanza dell’unità della coalizione di centro-destra: «Guardando al voto degli italiani, guardando al voto dei molisani, pensando al voto dei friulani…» – Salvini, tuttavia, non è riuscito a ultimare il suo pensiero perché è stato interrotto da un prorompente coro che lo ha corretto.
Salvini gaffe friulani, un errore non da poco per un esponente della Lega
«Siamo giuliani!» – hanno protestato gli abitanti di Trieste che stavano assistendo al comizio in piazza. A quel punto, Matteo Salvini ha alzato il braccio in segno di resa e ha chiesto scusa ai cittadini. In molti contesti gli abitanti del Friuli Venezia Giulia hanno espresso le loro perplessità sull’utilizzo giornalistico del nome della loro regione. I cittadini di Trieste, ad esempio, rifiutano l’esemplificazione Friuli, perché indicherebbe solo una parte del territorio regionale.
Queste differenze, per quanto sottili, un tempo facevano parte del pane quotidiano della Lega (Nord): il partito fondato da Umberto Bossi cercava di tutelare le identità regionali e sub-regionali. La svolta di Salvini, ormai, è sotto gli occhi di tutti. E – a quanto pare – si nota anche in queste piccole gaffe.
(FOTO: ANSA / ANDREA LASORTE)