Salvini dice sottovoce in Senato che il virus è partito dal laboratorio di Wuhan | VIDEO

Ancora non ci sono prove, ma lui è sicuro. Come sempre

16/12/2020 di Enzo Boldi

La sicurezza ostentata è quella di un tempo. Come quando gridava al complotto sui social dopo il servizio del Tgr Leonardo su un Coronavirus creato artificialmente in laboratorio. Poi, dopo molte settimane, è tornato sui suoi passi con le pive nel sacco, anche grazie alla spiegazione fornita dai giornalisti che avevano confezionato quel (vecchio) servizio che non aveva nulla a che fare con il Sars-CoV-2. Ma ora torna a martellare, anche dal suo scranno in Senato: Salvini e il virus nato nel laboratorio cinese.

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«Quando sconfiggeremo questa bestia maledetta, dovremmo andare a guardare dove tutto è cominciato – ha detto Matteo Salvini in Senato -. Ce lo diciamo sottovoce in un’aula istituzionale? In un laboratorio cinese finanziato da multinazionali senza nessun tipo di controllo». Insomma, come un vecchio mattatore il leader della Lega torna a martellare su un argomento molto delicato. La questione principale è, però, che ancora non ci sono prove per poter formalmente avere una risposta all’interrogativo che ha sconvolto il mondo nell’ultimo anno.

Salvini e il virus nel laboratorio cinese, torna il tormentone in Senato

Poi il leader della Lega ha proseguito utilizzando tematiche (e parole) già usate in passato da Donald Trump: l’accusa, per nulla velata, è all’Organizzazione Mondiale della Sanità e ai fondi che vengono versati ogni anno dai vari Stati. Insomma, un qualcosa di già detto e ribadito da altri attori della politica mondiale. Ma occorre concentrarsi sulle parole di Salvini e il virus nel laboratorio cinese.

Cosa non si sa

Forse, ma manca la certezza, tutto è nato nel famoso laboratorio di Wuhan. La maggior parte delle evidenze (non si parla di prove) porta proprio lì, nel cuore della Cina. Ma mancano conferme. Dare per assodato, in un’aula istituzionale, che la verità sia quella che si dice in giro (magari sui social) è un qualcosa di profondamente sbagliato. Chissà se poi dovrà fare il passo indietro come già accaduto con il servizio del Tgr Leonardo.

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