Giorgia Meloni: «Il 2 giugno è anche la nostra festa». Il Salvini del 2013, però, non era proprio d’accordo

I social hanno la memoria di un elefante e quando si assiste a cambiamenti repentini sono pronti ad allungare la loro proboscide per mostrare al grande pubblico quel che si diceva in passato. Ed ecco che mentre tra Piazza del Popolo e via del Corso (a Roma) il centrodestra unito srotolava un tricolore lungo 500 metri, con il corteo guidato dai tre leader (Salvini, Meloni e Tajani), da Twitter riemerge un post del 2 giugno 2013, quando il parere su questa giornata non era poi così positivo da parte del Leader della Lega. Oggi si rivendica la piazza e la (legittima) facoltà di festeggiare, ma all’epoca Salvini contro la Festa della Repubblica era il pane quotidiano.

LEGGI ANCHE > Ma non doveva essere una manifestazione senza assembramenti e a distanza?

Partiamo dalla fine. Giorgia Meloni, con il classico benaltrismo (citando episodi sporadici e con molte meno persone coinvolte), a margine della manifestazione romana ha detto: «Sono felicissima che con questa manifestazione la sinistra abbia scoperto che il 2 giugno è anche la nostra festa e abbiamo il diritto di manifestare anche noi in sicurezza. Stiamo facendo del nostro meglio per metterla in sicurezza ma vi segnalo che anche quando hanno fatto la manifestazione del 25 aprile non era in sicurezza. Per noi c’è sempre una buona scusa per non manifestare mai. Ma il centrodestra esiste e farà le sue manifestazioni». Il riferimento è a quello che è accaduto in occasione della Festa della Liberazione, quando alcuni gruppetti (non centinaia di persone come oggi a Roma) si sono riuniti. Tralasciando questo passo, di cui già si è discusso ampiamente in passato, ecco la rivendicazione della piazza e della Festa della Repubblica. Con tanti di auguri social.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Buon #2giugno a tutti voi, Amici, con tutto il mio affetto. Viva l’Italia, viva gli Italiani 🇮🇹

Un post condiviso da Matteo Salvini (@matteosalviniofficial) in data:

Salvini contro la Festa della Repubblica nel 2013

Insomma, il leader della Lega sembra proprio tenerci a questo 2 giugno come simbolo dell’unità e della Repubblica italiana. Peccato che il 2 giugno del 2013 il suo pensiero era molto differente e molto poco oxfordiano.

Se oggi, dunque, è un ‘buongiornissimo caffè’, nel 2013 Matteo Salvini contro la Festa della Repubblica. Un cambiamento già evidenziato nel corso degli scorsi anni, quando era ministro dell’Interno e aveva deciso di indossare una veste istituzionale.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Giorgia Meloni)

Share this article