Salvini sempre più aggressivo: «Sugli sbarchi, nemmeno Conte può darmi ordini»
17/05/2019 di Gianmichele Laino
Sempre più aggressivo sui social network. Matteo Salvini ha parlato poco fa in una diretta Facebook, dopo un incontro con la stampa estera che lui stesso ha definito ‘interessante’, non senza qualche ironia. Ha voluto ribadire tuttavia alcune sue posizioni, soprattutto sui temi più rilevanti di questa ultima settimana di campagna elettorale: i migranti e la giustizia.
Salvini contro Conte sui migranti: «Nemmeno lui può darmi ordini»
Nel primo caso, in modo particolare, ha attaccato direttamente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ponendosi al di sopra – in virtù della sua carica di ministro degli Interni – di tutte le altre figure istituzionali: «Nessun ministro – ha detto Salvini – e neanche il presidente del Consiglio pensi di ordinare a me di far arrivare le navi con i migranti in Italia. Se qualcuno pensa di riaprire i porti ha trovato il ministro e il partito politico sbagliato».
Il riferimento è alla prossima stagione degli sbarchi, che è già iniziata come certificato anche dalle operazioni di salvataggio portate avanti dalla Mare Jonio di Mediterranea prima e dalla Open Arms nelle ultimissime ore. «C’è una nave olandese – dice Salvini – che vuole arrivare in Italia a ogni costo e io dico: no, assolutamente no. Mi assumo totalmente la responsabilità del blocco dell’immigrazione clandestina insieme al governo. Forse qualcuno ha cambiato idea».
Salvini sfida i giudici di Catania: «Processate me e non i miei collaboratori»
E sempre sul tema dell’immigrazione che si intreccia a quello della giustizia, Matteo Salvini ha fatto un altro passaggio piuttosto discutibile attaccando i magistrati della procura di Catania. Secondo il ministro dell’Interno, questi ultimi starebbero utilizzando male i soldi pubblici, perché stanno esaminando le posizioni di alcuni suoi collaboratori: «Processatemi, non convocate i miei collaboratori, vengo io a Catania domani se volete. Sequestro di persona perché ho bloccato per quattro giorni lo sbarco di un barcone che non ha rispettato le leggi? Ma stiamo scherzando? Ora basta- ha proseguito Salvini – processatemi, io non cambio, mi assumo la responsabiltà, insieme al governo, del blocco dell’immigrazione clandestina».
Peccato che il tribunale dei ministri ci abbia già provato a processare Salvini. La richiesta di autorizzazione a procedere al Senato, tuttavia, è andata a vuoto visto il voto contrario dell’aula che ‘salvò’ la posizione del ministro.