Salvini mostra quanto è statista con una card social su Iva Zanicchi e la «Cina che ha impestato il mondo»

Con questo "manifesto" rilancia la sua idea di un governo di centrodestra guidato da lui

14/01/2021 di Gianmichele Laino

Quanto è statista, da uno a dieci, il leader della coalizione di centrodestra che – con questa crisi di governo – ha sempre più chance di tornare a guidare il Paese? Probabilmente, ha voluto mostrare tutte le sue abilità citando – questa mattina – Iva Zanicchi e preparando una card apposita da condividere urbi et orbi sui social network. Salvini cita Iva Zanicchi a proposito del coronavirus e della Cina, riportando (e dunque sottoscrivendo) una sua frase: «Prima scopriamo che le siringhe sono sbagliate, poi che mascherine e siringhe sono acquistate in Cina. La gente pensa: “Perché dobbiamo arricchire ulteriormente questa Cina, che ci ha impestato e ha impestato il mondo?”».

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Salvini cita Iva Zanicchi sulla Cina

Per quella che può ormai essere considerata la rubrica di Salvini sulle “voci italiane”, il leader della Lega ha scelto una frase al limite del complottismo della cantante e dell’ex eurodeputata per Forza Italia. Il riferimento alle “siringhe sbagliate” riguarda un episodio che si è verificato qualche giorno fa e che riguarda una partita di strumenti per la somministrazione del vaccino non idonei che era stata inviata dal commissario Domenico Arcuri in alcune regioni italiane. Ma si è trattato di un caso isolato e sporadico e, non a caso, il nostro Paese continua a essere uno dei primi in Europa per la somministrazione delle vaccinazioni. Eppure, Iva Zanicchi ha fatto di tutta l’erba un fascio: ha detto che siringhe e anche mascherine sono prodotte in Cina (non facendo alcuna distinzione tra quelle che vengono prodotte anche in Italia e in altri Paesi d’Europa) e che, quindi, stiamo ancora arricchendo una Cina «che ci ha impestato e ha impestato il mondo», con riferimento all’origine del coronavirus.

Parole intrise di populismo, che mettono insieme luoghi comuni e anche informazioni discutibili, la cui veridicità è stata approfondita in altre sedi, diverse volte. Eppure Salvini, che si propone – oggi più che mai, dopo lo strappo di Italia Viva – come la possibile guida di una coalizione di centrodestra, ha scelto di riportarle esattamente così, senza filtri. Un buon manifesto programmatico per far capire al Paese – si spera – a cosa porterà questo salto nel buio fatto dopo l’avvio della crisi di governo.

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