La manifestazione in sicurezza a Milano per salvare la Lombardia

17/06/2020 di Redazione

Una manifestazione nello stesso luogo, piazza Duomo, per cancellare il ricordo dei gilet arancioni, Sabato 20 giugno, a Milano, sessanta associazioni si raduneranno in tutta sicurezza – avvalendosi anche del supporto di oltre 100 volontari per rispettare le norme sul distanziamento sociale nel corso delle manifestazioni – per chiedere al governo il salvataggio della Regione Lombardia.

LEGGI ANCHE > Report racconta la storia dei camici forniti in Lombardia dalla ditta del cognato e della moglie di Fontana

Salviamo la Lombardia, la manifestazione di sabato 20 a Milano

L’iniziativa è stata organizzata da Arci Milano, ACLI Milanesi, AiutArci a Milano, Arci Lombardia, Casa Comune, Cittadini reattivi, iCoinvolti, I sentinelli di Milano, Medicina Democratica e Milano 2030.

Aderiranno con un ruolo attivo di collaborazione Rete Italiana Antifascista, le sardine di Como e il Comitato Sleghiamo la Lombardia, Insieme in Rete, oltre alla Casa della Carità di Don Colmegna, Non Uno di Meno, Legambiente, Mediterranea, l’Osservatorio democratico sulle nuove destre, i Giovani Democratici, CNCA Lombardia, il Forum per il diritto alla salute, Costituzione Beni comuni e tante altre (qui l’elenco completo in aggiornamento). E poi Claudio Bisio, Cecilia Sarti Strada, Giulio Cavalli, Alessandro Robecchi, Lella Costa, Francesco Laforgia, Susanna Camusso, Pierfrancesco Majorino, tanti sindaci e consiglieri comunali di Milano, della provincia e della Lombardia, tutta la segreteria della Camera del Lavoro di Milano e quella della CGIL regionale, la segretaria della Fiom.

Salviamo la Lombardia, le ragioni degli organizzatori

«La metà delle persone morte a causa del Covid-19 in Italia vivevano in Lombardia – spiegano gli organizzatori -. Sprechi di denaro enormi, nessuna assistenza territoriale, giornate di attesa al telefono e settimane o mesi per avere un tampone o un sierologico a meno di pagare: la gestione della pandemia in Lombardia è stata un disastro. Abbiamo pagato sulla nostra pelle e su quella delle persone a noi care, decenni di scelte scellerate che hanno privilegiato l’ospedalizzazione e la centralizzazione delle strutture sanitarie, che hanno smantellato i servizi socio-assistenziali e ridotto la salute delle persone a merce. Le scelte fatte in questi mesi sono state devastanti e hanno dimostrato l’insipienza di chi avrebbe dovuto proteggere la nostra regione dalla pandemia».

I manifestanti chiedono al governo di intervenire e, pertanto, di commissariare la regione Lombardia, non prima di aver annullato la sperimentazione Maroni sul sistema sanitario misto, tra pubblico e privato. Una maggiore efficienza delle strutture ospedaliere e il riconoscimento professionale del personale sanitario, medico, infermieristico, lavoratrici e lavoratori sono tra le richieste della piazza che si radunerà sabato prossimo.

Share this article
TAGS