Basilicata: caos sul direttore regionale e il post sessista su Facebook
17/10/2018 di Redazione
«Sono brutte, nessuno se le fila, neanche un migrante che non vede una donna da anni». Inizia così il post pubblico, su Facebook, di Salvatore Conte, Direttore della Centrale Operativa Screening Oncologici Regione Basilicata. Conte, con molta probabilità, ce l’ha contro le sindacaliste della FP CGIL che hanno sollevato la questione sulla presunta truffa ai danni dall’Azienda ospedaliera “San Carlo”. Al centro delle polemiche l’acquisto della nuova apparecchiatura per il reparto di Radioterapia, che è stata inaugurata l’anno scorso.
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Sembrerebbe – spiega la testata locale Ondanews – che l’apparecchiatura di ultima generazione acquistata per circa due milioni di euro circa da un’azienda che si era aggiudicata un bando regionale, non sarebbe nuova ma rigenerata.
La FP Cgil ha parlato di situazione molto grave, di una «vicenda che ha risvolti a tratti paradossali». E vuole vederci chiaro, chiedendo «perché si è scelto di affidare il servizio di radioterapia oncologica alla Fora spa». Il Direttore Conte ha replicato così, in un post pubblico, dai tratti decisamente sessisti, poi modificato.
Conte ha poi riscritto il post, includendo anche gli uomini. «Scusate se ho offeso la sensibilità di qualcuno, probabilmente questo qualcuno si è sentito colpito…..e chi non si è sentito colpito pensasse ai fatti suoi. Non tiene niente di meglio da fare». Il post originale, infatti, è girato molto sui social ed è passato anche nelle mani di Selvaggia Lucarelli che, assieme a tanti altri cittadini (lucani e non), ha sollevato la questione.
Ecco ció che scrive oggi Salvatore Conte, direttore screening oncologici della regione Basilicata. Si dice parli di alcune rappresentanti della Cgil (per via di questo comunicato che lo coinvolge https://t.co/oCx5xN4vAL), ma poco cambia. Che dice l’assessora alla sanità Franconi? pic.twitter.com/3EurvoNZQa
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 17 ottobre 2018
Immediate le reazioni politiche. Il Consigliere regionale Giannino Romaniello, in una lettera indirizzata all’Amministratore Delegato del FORA e, per conoscenza, al Presidente della Giunta regionale, all’Assessore alla Sanità e al Direttore del CROB, chiede la rimozione di Conte dall’incarico e definisce «sconcertante post quello dell’attuale Direttore della Centrale Operativa Screening Oncologici Regione Basilicata. Un post che si distingue per volgarità, violenza verbale, misoginia, razzismo, sessismo».
Romaniello, inoltre, mette in evidenza la scarsa coerenza dell’atteggiamento del signor Conte con lo stesso Codice Etico del FORA, e in particolare con l’articolo 6 (Rispetto, onestà, integrità) che recita: «Ciascun dipendente lavora con donne e uomini di nazionalità, culture, religioni e razze diverse. Non sono tollerate discriminazioni, molestie o offese sessuali, personali o di altra natura» e con l’articolo 5 (Tutela della reputazione di Fora) in cui si afferma: «Ogni dipendente è tenuto, con la propria condotta, a contribuire alla salvaguardia della reputazione di Fora, sia nei luoghi di lavoro che al di fuori di esso».