La risposta al video di Salvini sul salvataggio dei cuccioli: «A Lampedusa salvano ogni giorno cuccioli di migrante»

23/06/2019 di Redazione

Aumentare l’engagement della propria pagina Facebook attraverso la pubblicazione di video o di foto di cuccioli di animali è un grande classico. A farlo, a quanto pare, è anche il team dei social network di Matteo Salvini che ha postato le immagini di un tenero cucciolo di cane salvato dopo un intervento dei vigili del fuoco. Il video è davvero commovente: tutti sono colpiti dalla fragilità del piccolo cagnolino, salvato dai pompieri dopo un’azione coordinata. E l’amore per gli animali non ha colore politico.

Il video di Matteo Salvini sul salvataggio cuccioli

Tuttavia, qualcuno ha pensato bene di mettere in luce questo utilizzo dei social network in stile influencer da parte del ministro dell’Interno. Fabrizio Del Prete, un’esperienza in politica e come assistente parlamentare e un presente come scrittore – anche per i social network -, ha messo a confronto il video del salvataggio del cucciolo di cane con un’altra verità, molto più difficile da digerire per Matteo Salvini e per i suoi followers.

Salvataggio cuccioli di migrante, la risposta a Salvini

«A Lampedusa – scrive Fabrizio Del Prete – i nostri volontari hanno tratto come sempre in salvo dei tenerissimi cuccioli di migrante, guardate che bello. Fantastici i nostri volontari delle ONG». Il post si conclude con il classico saluto salviniano (i bacioni) e con l’invito alla riflessione sul doppiopesismo della morale in alcune circostanze.

La risposta di Fabrizio Del Prete al tweet di Matteo Salvini è diventata virale ed è stata postata in diversi gruppi sui social network, raggiungendo un ottimo numero di interazioni. E mentre la nave Sea Watch resta al largo delle coste di Lampedusa e gli Alarm Phone segnalano altre persone in difficoltà nell’area Sar di Malta, fa un po’ sensazione il fatto che gli unici messaggi a favore dei migranti siano quelli che arrivano dai social network, mentre operativamente le istituzioni si preoccupano di altro.

Share this article
TAGS