Ma se Cristiano Ronaldo avesse palleggiato in piazza San Marco, sarebbe stato multato?

In punta di regolamento, la decisione non fa una piega. Il regolamento di ciò che si può fare e non si può fare in piazza San Marco lo dice chiaramente: «In tutto il territorio del Comune resta altresì vietato in luogo pubblico o aperto al pubblico […] eseguire qualsiasi gioco che possa costituire pericolo o molestia, fuori dai luoghi a ciò destinati; effettuare pratiche sportive o ricreative pericolose o moleste». Ma la sanzione comminata ai giocatori del Rugby San Donà (Eccellenza, la massima serie italiana della palla ovale) sembra davvero eccessiva.

LEGGI ANCHE > Rugby, la storia di McKinley: il mediano che ha perso un occhio e che è stato convocato dall’Italia

LA MULTA AL RUGBY SAN DONÀ

La società di rugby aveva chiesto l’autorizzazione al comune di scattare foto e girare video all’interno di una delle piazze più famose d’Italia. Un’azione di promozione del territorio, visto che lo scopo del servizio fotografico era quello di promuovere «SeVenice», il torneo di rugby a sette che si svolgerà allo stadio Pacifici della città lagunare fra il 23 e il 24 giugno prossimi. Ma non quella – sic – di eseguire delle azioni di gioco.

Così, i giocatori sono stati multati con 50 euro per essersi passati la palla ovale e per aver simulato una mischia o una touche. La società ha accettato la sanzione con filosofia, addirittura scusandosi per aver omesso questa comunicazione nella richiesta di autorizzazione. Una prova di civiltà.

MULTA AL RUGBY SAN DONÀ, E SE FOSSE SUCCESSO A CR7?

Ma la domanda nasce spontanea: Cristiano Ronaldo sarebbe stato multato se avesse fatto due-tre palleggi in piazza San Marco per promuovere una partita del Real Madrid a Venezia? La comparazione sta in piedi: il Rugby San Donà è una delle squadre più importanti del panorama rugbistico italiano e i suoi giocatori sono molto conosciuti nel settore. Tuttavia, questa «assenza di sensibilità» mostra ancora una volta il divario tra questo e gli altri sport. Va bene rispettare le norme comunali (il rugby fa del fair play e dell’importanza delle regole i suoi pilastri fondamentali), ma i giocatori stavano semplicemente promuovendo un evento della città. Non si sarà esagerato con questo zelo eccessivo?

[Rugby San Donà – foto da Twitter]

Share this article