Rousseau condannata a risarcire con 22mila euro un attivista espulso dal M5S
07/02/2019 di Redazione
La battaglia del Movimento 5 Stelle contro i dissidenti può costare anche condanne nelle aule di tribunale. L’associazione Rousseau è stata costretta a sborsare 22mila euro per risarcire un attivista espulso. Si tratta di Mario Canino, un candidato alle Comunarie del 2016 a Roma che fu escluso dalla competizione elettorale interna perché in precedenza aveva fatto parte di un’altra forza politica, l’Italia dei Valori.
L’associazione Rousseau condannata: 22mila euro a un espulso M5S
L’ex pentastellato ha vinto una causa contro Beppe Grillo. Ma a versare il risarcimento sarà la Rousseau nelle mani di Davide Casaleggio. Nel dettaglio, il giudice Guido Romano della sedicesima sezione civile del Tribunale di Roma ha dichiarato nulla l’estromissione di Canino dalle Comunarie romane, dal voto per la scelta dei candidati alla carica di consigliere comunale, condannando a pagare i 22mila euro l’associazione M5S del 2009 e quella del 2012, entrambe guidate da Grillo. A versare la cifra sarà però ora la Rousseau di Casaleggio che ha un fondo ad hoc per le spese legali di circa 90mila euro. Si tratta precisamente del ‘Fondo per rischi e oneri’, articolato in quello ‘rischio spese legali’ (di 58mila euro) e ‘spese future’ (di quasi 32mila euro). La sentenza è stata emessa lo scorso 21 gennaio. Come rilevato dall’Adnkronos l’associazione lo scorso 1° febbraio ha effettuato un bonifico di circa 22.500 euro a favore di Canino.
(Foto di copertina da archivio Ansa: Davide Casaleggio durante l’evento del M5S di presentazione di reddito di cittadinanza e quota 100, il 22 gennaio 2019. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)