Storie della Resistenza. L’Anpi di Brescia e la testimonianza della partigiana Rosi Romelli
25/04/2019 di Redazione
L’Anpi di Brescia sta celebrando il 25 aprile, con una serie di eventi nella giornata di oggi. Ha voluto affidare a Giornalettismo il suo ricordo attraverso la breve storia di una partigiana che, a distanza di 74 anni, continua a raccontare le storie della Resistenza e i momenti drammatici della Liberazione. Rosi Romelli è la viva voce di chi ha combattuto nei boschi, accanto alla Brigata Garibaldi.
Una storia che passa attraverso le promesse fatte al padre in carcere, attraverso i ricordi dei colpi ricevuti e delle botte prese. Tutto questo, però, ha ancora un senso se anima nei cuori delle giovani generazioni il rispetto per i valori di quegli anni. Storici e indiscutibili.
La storia di Rosi Romelli raccontata dall’Anpi di Brescia
All’inizio del ’44, quattordicenne, Rosi Romelli lasciò la sua casa con mamma Pina e raggiunse il padre, il comandante Bigio, nascosto nei boschi con la 54a Brigata Garibaldi. Ricorda tutto con lucidità, anche le botte prese, ma gli occhi diventano lucidi quando ricorda il padre che in carcere, con le catene alle mani e ai piedi, le raccomanda la madre e le dice “Sii fiera di tuo padre”. Oggi, 25 aprile, Rosi sarà con noi in piazza a Brescia.