Per Roberto Saviano c’è un probabile taglio della scorta?

18/10/2018 di Redazione

Come sottolinea La Stampa per Roberto Saviano potrebbe esser prevista una riduzione della scorta. L’autore di Gomorra, da anni sotto protezione per via di forti minacce, rischia di avere meno uomini. Dal Viminale assicurano però che «al momento non ci sono novità». Cosa succede? Ieri la testata 24.it ha parlato per prima della ipotesi di riduzione. A luglio il Comitato per l’ordine e la sicurezza di Roma coordinato dalla prefetta Paola Basilone ha ricevuto la richiesta del ministero degli Interni in merito alla scorta del giornalista. Il Comitato però sta a Roma, Saviano non risiede a Roma e quindi (dato che le minacce sono campane) il tutto è stato girato ai colleghi di Napoli e Caserta.

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SAVIANO PROTETTO CON IL PRIMO LIVELLO: IL RIMPALLO TRA PREFETTURE

La prefetta di Napoli, Carmela Pagano, ha passato la palla a Roma e alla vicina Caserta.  Caserta, con il prefetto Raffaele Ruberto, non esprime nulla come Roma. Un silenzio che pesa dato che nessuno dei tre prefetti ha finora sostenuto una minaccia così tale da mantenere la scorta di primo livello (la più alta) per Saviano.

È dunque probabile – spiega La Stampa – che ora dovrà essere l’Ucis, l’Ufficio interforze per la sicurezza personale, a essprimersi. Il livello primo che coinvolge Saviano prevede tre auto blindate con tre agenti per ogni auto; il secondo due auto blindate con tre agenti ciascuna, il terzo livello un’auto blindata con due agenti a disposizione. C’è poi infine il quarto livello con un’auto non blindata e uno o due agenti di scorta.

 

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