La Lega sospende il Salvini che voleva le «donne in vetrina»

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La sezione toscana del partito si è dissociata dalle parole del consigliere regionale

C’è voluta una denuncia social che ha provocato l’indignazione popolare per procedere alla sospensione di Roberto Salvini. La sezione toscana della Lega, infatti, ha deciso di dissociarsi dalla proposta fatta dal consigliere regionale nel corso della riunione della Commissione Sviluppo Economico e sospenderlo dal partito. Durante quell’incontro, ripreso dalle telecamere come da prassi, aveva parlato di seguire quanto accade in Olanda e rilanciare il turismo sfruttando le «donne in vetrina». Un proposta vergognosa che, per il momento, gli è costato il posto. Ma già in passato aveva detto cose altrettanto gravi, passandola liscia.



«Per le dichiarazioni del consigliere regionale Roberto Salvini ho dato indicazione alla capogruppo leghista Elisa Montemagni di procedere alla sospensione del consigliere Salvini dal gruppo stesso – ha scritto in una nota Daniele Belotti, commissario della Lega in Toscana, già protagonista di un’altra polemica nei confronti della stampa solo qualche settimana fa -. Toni e contenuti delle dichiarazioni del consigliere Roberto Salvini sono di una gravità tale che non possono essere sottovalutati e presi alla leggera. La Lega da sempre ha una linea politica, con i fatti ancor più che con le parole, di assoluta difesa del ruolo delle donne».

Roberto Salvini sospeso dalla Lega

Peccato che nel 2015 lo stesso Roberto Salvini si è reso protagonista di dichiarazioni ancor più discutibili di quelle pronunciate l’altro giorno nella riunione in Commissione. all’epoca di parlava di musulmani e lui propose di «asfissiarli nelle Moschee». Ci fu una modesta indignazione, ma poi lui rispose che si trattava solamente di una battuta e la passò liscia.



La Lega e la legge Merlin

Ora la musica sembra essere cambiata e Belotti spiega il perché: «Il nostro Movimento vuole la riapertura delle case chiuse non per mettere le donne in vetrina, ma, anzi, sull’esempio di società civilmente evolute come Svizzera e Austria, per toglierle dallo squallore delle strade al fine di garantire più sicurezza nelle città, eliminare il degrado, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali, prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme ed incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo Stato».

(foto di copertina: FACEBOOK MONIA MONNI)