‘Ndrangheta, arrestato l’assessore regionale piemontese Roberto Rosso (FdI)

20/12/2019 di Enzo Boldi

Dopo il maxi-blitz di giovedì mattina che ha portato a oltre 330 arresti e che ha visto coinvolti esponenti politici e membri di clan legati alla criminalità organizzata, ecco che le indagini sulla ‘ndrangheta hanno colpito di nuovo. A finire in manette, questa mattina, Roberto Rosso, esponenti di Fratelli d’Italia e assessore regionale in Piemonte. Il 59enne, con un passato anche nella DC e in Forza Italia, è accusato di presunto voto di scambio politico mafioso. Le manette sono finite anche altre sette persone.

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L’accusa – su cui ora si dovranno fare tutte le verifiche del caso, come sempre – vedrebbe Roberto Rosso coinvolto in una serie di contatti con alcuni clan della ‘ndrangheta che farebbero affari malavitosi in Piemonte. E proprio a loro, secondo la prima parte delle indagini, l’assessore di Fratelli d’Italia (eletto nelle elezioni Regionali piemontesi nello scorso mese di maggio) si sarebbe rivolto per ottenere un cospicuo numero di voti ed essere eletto nella lista di Centrodestra che vinse le elezioni e portò Alberto Cirio al Palazzo della Regione.

Arrestato Roberto Rosso (FdI): l’accusa è voto di scambio politico-mafioso

Roberto Rosso ha 59 anni. Di professione fa l’avvocato, ma il suo impegno politico in Piemonte è atavico. Prima con la Democrazia Cristiana, poi con Silvio Berlusconi aderendo quasi per primo alla neonata Forza Italia nel 1994. E proprio con l’ex Cavaliere ottenne l’incarico sottosegretario al lavoro nel 2004, per poi tornare a occuparsi di fatti locali all’interno della Regione Piemonte.

Dal governo Berlusconi al ruolo di assessore

Dopo l’esperienza governativa (a livello nazionale), divenne anche vicepresidente della giunta leghista durante il mandato di Roberto Cota alla presidenza della regione Piemonte. Poi le elezioni dello scorso maggio, quando si candidò con Fratelli d’Italia e – con la vittoria del Centrodestra – venne nominato assessore con deleghe per i rapporti con il Consiglio regionale, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Affari legali e Contenzioso, Emigrazione e Diritti civili. Oltre che essere il capogruppo di FdI in consiglio Comunale a Torino. Poi l’arresto di questa mattina con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso.

(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

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