Se Bloomberg anticipa i ministri di Draghi, allora si riscrive anche il giornalismo politico

L'agenzia specializzata in notizie economiche parla di Roberto Cingolani come ministro della Transizione economica

12/02/2021 di Redazione

Sono cambiati i paradigmi del giornalismo politico, in una sola settimana. Siamo passati dalle anticipazioni dettate in chat al mistero più assoluto che sta circondando le operazioni che porteranno, tra oggi e domani, Mario Draghi a salire al Quirinale per presentare la sua lista dei ministri, accettare l’incarico e prestare il proprio giuramento. Il tutto dopo aver incassato, nel corso dei colloqui riservati a Montecitorio, una larga maggioranza parlamentare che – forse su richiesta dello stesso Draghi, forse perché effettivamente all’oscuro di molti passaggi – si è dimostrata più silenziosa e più composta del solito dal punto di vista dei rapporti con i media. Quello che è successo con l’anticipazione del nome di Roberto Cingolani come nuovo ministro della Transizione ecologica sembra essere emblematico di quello che sarà il nuovo rapporto tra il governo che sta per formarsi e il mondo dell’informazione italiana e internazionale.

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Roberto Cingolani e l’anticipazione di Bloomberg

Il fisico che fa parte di Leonardo SpA e che è una delle figure di massimo profilo nel mondo accademico italiano non era mai stato accostato da nessun giornale italiano a un ministero, figuriamoci a un posto che si annuncia strategico come quello che spetta al titolare di questo dicastero nuovo di zecca. Il fatto che la notizia sia stata anticipata da Bloomberg, testata e agenzia di news economiche tra le più prestigiose al mondo, potrebbe dirla lunga rispetto a come verranno trattate le notizie politiche italiane da questa settimana in poi.

Bloomberg, che presenta delle fonti sicuramente molto affidabili nel mondo dell’informazione economica di massimo livello (e non dimentichiamoci che Mario Draghi è stato governatore della Banca Centrale Europea), potrebbe rappresentare uno dei punti di riferimento senza dubbio più interessanti per la gestione di informazioni legate a squadre e programmi del nuovo esecutivo italiano: un tentativo di internazionalizzare il dibattito del nostro Paese, ma anche di sottrarlo al chiacchiericcio da corridoio che ha sempre caratterizzato l’informazione politica italiana.

Ovviamente, il profilo di Roberto Cingolani – che si è perfezionato alla Scuola Normale di Pisa e che ha anche diretto l’Istituto Italiano di Tecnologia – deve ancora essere confermato e Bloomberg ha rimarcato come il diretto interessato, attraverso l’ufficio stampa di Leonardo, si sia rifiutato di rilasciare dichiarazioni, così come «un portavoce di Draghi» non meglio identificato, che ha preferito non commentare (ma nemmeno ha smentito). L’equilibrio, dunque, sembra diverso: testate straniere hanno più chance, ora, di raccontare il mondo della politica italiana. Sarà così, se la voce su Cingolani dovesse essere confermata, almeno per un altro po’ di tempo.

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