Roberta Lombardi (M5S): «Pronti a governare anche con Belzebù»

Dopo il contratto del Cambiamento, il Movimento 5 Stelle è pronto a scendere a patti anche con il diavolo. Questa, infatti, è la linea indicata da una delle pentastellate più intransigenti: Roberta Lombardi. La capogruppo M5S alla Regione Lazio ha scelto di seguire la linea indicata ieri dal garante Beppe Grillo che ha invitato i parlamentari a un accordo anche con il Partito Democratico per evitare di andare immediatamente alle urne. Insomma, sciogliere le camere sì, ma con la ricerca di una nuova maggioranza temporanea.

«Sposo tutta la linea di Grillo. Siamo stati coerenti finora, ma non siamo fessi – ha detto Roberta Lombardi nella sua intervista rilasciata a La Repubblica -. Se Salvini vuole subito il voto, deve capire che il Parlamento non è ai suoi ordini». Il riferimento, come già spiegato anche dal presidente della Camera Roberto Fico e da quello del Consiglio Giuseppe Conte, è al fatto che non è un ministro che decide e calendarizza le tappe per una crisi di governo, ma il tutto deve passare per le mani del Capo dello Stato, di Montecitorio e Palazzo Madama.

Roberta Lombardi apre il fronte M5S-Pd

Roberta Lombardi ha poi enunciato quali sono i passaggi e le priorità da rispettare prima di porre fine a questa legislatura: dal voto finale alla Camera dei deputati sul tagliapoltrone, fino ad arrivate alla mozione di sfiducia individuale presentata dal Partito Democratico nei confronti di Matteo Salvini per il caso dei presunti finanziamenti illeciti alla Lega dalla Russia (aka Caso Savoini). E proprio il Pd sembra essere la sponda individuata dal Movimento 5 Stelle per andare avanti. La posizione di Roberta Lombardia, però, rinnega le sue stesse parole dette a Bersani nel 2013 quando disse: «Sembra di essere a Ballarò. Il governo è una cosa seria, non un talk show».

Il patto con il diavolo

Nelle tappe fondamentali del futuro più prossimo, quindi, la storica dirigente del Movimento 5 Stelle apre le porte a un governo a tempo per portare avanti anche la nuova legge elettorale e la legge di Bilancio 2020 per sterilizzare le clausole di salvaguardia e scongiurare l’aumento dell’Iva. E per fare questo Roberta Lombardi si dice pronta a tutto, anche a patti con il Partito democratico: «Io dopo aver governato con la Lega penso di poter andare d’accordo anche con Belzebù».

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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