Dramma a Rivara, uomo uccide il figlio di 11 anni e poi si suicida

Ancora da chiarire le motivazioni che hanno spinto l'operaio a commettere il gesto

21/09/2020 di Redazione

La tragedia che, questa notte, ha svegliato Rivara – un comune in provincia di Torino di poco più di 2mila anime – riguarda un uomo che ha ucciso prima il figlio di 11 anni e poi si è tolto la vita. Il tutto è accaduto intorno alle due di notte. Non sono ancora note le cause che hanno portato l’uomo, un operaio, a colpire con un’arma da fuoco il figlio in età scolare, prima di rivolgere l’arma contro se stesso.

LEGGI ANCHE > Gioele e il parabrezza lesionato: era già successo prima della sparizione

Rivara, le forze dell’ordine provano a ricostruire l’accaduto

In base ai primi, frammentari dettagli che gli inquirenti stanno provando a mettere insieme per ricostruire quanto accaduto, l’uomo – Claudio Baima Poma – aveva 47 anni e faceva l’operaio metalmeccanico. Da qualche tempo era separato dalla compagna e potrebbe aver sofferto di depressione. Sospetti anche sull’arma da fuoco che è stata ritrovata nella sua abitazione dopo il delitto e che è stata utilizzata per l’omicidio-suicidio. Stando a quanto riportato dagli organi di stampa e dalle agenzie questa mattina, l’arma sarebbe stata detenuta illegalmente.

Il post su Facebook dell’uomo di Rivara che ha ucciso il figlio di 11 anni

In un lungo post su Facebook, reso pubblico dall’uomo, Claudio Baima Poma aveva spiegato le motivazioni del suo gesto. Il tutto è stato attribuito alla sua forma di depressione, sopraggiunta nel momento in cui – a causa di forti dolori alla schiena – avrebbe avrebbe avuto un uso più limitato di una gamba. Il resto è un lungo atto d’accusa nei confronti della compagna (ma bisogna essere molto prudenti nel valutare queste sue parole, evitando le solite colpevolizzazioni da parte di chi non ha un quadro completo della vicenda). Alla fine, l’uomo ha accennato all’omicidio-suicidio, utilizzando la frase «Io e A. per sempre insieme», chiedendo rispetto per la sua famiglia, per quella dei suoi genitori e per quella della sorella, chiedendo ai bikers di accompagnarli con il rombo delle Harley Davidson. L’uomo era appassionato di motociclette e anche questa estate aveva fatto lunghe escursioni insieme a un gruppo di bikers.

FOTO da La Gazzetta del Canavese – pagina Facebook

Share this article
TAGS